Grande partecipazione alla prima giornata di raccolta firme contro l’inceneritore di fanghi a Massafra: 500 firme in poche ore
Massafra, 24 Aprile 2025 — Ha avuto un successo travolgente la prima giornata di raccolta firme promossa dal Comitato Popolare “Stop Inceneritore” e dalla Coalizione Orgoglio per Massafra: in poche ore sono state raccolte oltre 500 firme per dire un chiaro NO all’inceneritore di fanghi previsto nell’area PIP di Massafra.
“È solo il primo passo – ha dichiarato Giancarla Zaccaro – di una mobilitazione che porteremo davanti a tutte le istituzioni, locali, nazionali ed europee. Massafra ha già dato. Il territorio ha già dato. Ora deve essere ascoltato. Da qui si parte”.
La petizione – redatta ai sensi dell’art. 50 della Costituzione italiana e dell’art. 227 del TFUE – chiede l’interruzione immediata dell’iter autorizzativo e il rigetto definitivo del progetto, alla luce di una situazione già gravemente compromessa: Massafra è riconosciuta dal 1990 come area a elevato rischio ambientale, e accoglie già una discarica per rifiuti speciali e un termovalorizzatore attivo, oltre ad altri impianti potenzialmente inquinanti in via di approvazione.
“Ai nostri banchetti sono venuti anche degli esponenti di controparte – ha aggiunto Giancarla Zaccaro – e sono stati ben accolti. Pensiamo infatti che il bene dei massafresi sia al primo posto. Ben vengano quindi queste spaccature e questi ravvedimenti: voglio ben sperare che in molti abbiano il coraggio di prendere le distanze da posizioni di facciata, che palesano opportunismo elettorale o, peggio, poca competenza sull’argomento. Questa raccolta firme dev’essere una vera festa di liberazione per Massafra”.
Numerosi studi scientifici e rapporti istituzionali, come quelli di ARPA Puglia, EFSA, EEA e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, confermano rischi sanitari, ambientali e agricoli diretti. Le emissioni – anche da impianti di ultima generazione – non si fermano ai confini comunali, ma si diffondono a decine di chilometri, coinvolgendo altri comuni, coltivazioni, allevamenti e strutture sanitarie.
“Il prossimo passo – ha concluso Giancarla Zaccaro – sarà coinvolgere anche i territori limitrofi. Questa battaglia supera i confini comunali e supera il momento elettorale, perché aria, acqua e suolo non conoscono confini amministrativi. Questo è un tema di giustizia ambientale e di dignità per le comunità esposte”.
La petizione completa, che consta di circa 20 pagine di motivazioni tecnico-scientifiche, è disponibile presso i banchetti informativi e sarà trasmessa alle istituzioni competenti a ogni livello.
La raccolta firme continua: il futuro di Massafra e dei suoi cittadini è nelle mani di tutti.