È stato un grande e concreto esempio di Democrazia Partecipata quello che ieri sera ha realizzato il M5S Taranto, in occasione della nostra assemblea organizzata per discutere della visione futura della città, della prossima classe dirigente e del profilo del candidato sindaco che avrà il gravoso compito di traghettare la comunità ionica per i prossimi cinque anni.
In pieno stile M5S, abbiamo inteso allargare il confronto anche alla partecipazione di simpatizzanti, cittadini comuni e media locali, affinché il percorso dialettico fosse trasparente e garantisse la massima libertà di espressione, come sempre ci adoperiamo a fare in ogni territorio, seguendo il nostro consueto modo di fare politica partecipata.
L’incontro, che ha registrato la massiccia presenza di tanti cittadini che hanno gremito la sala dell’assemblea, si è rivelato una preziosa opportunità per ribadire la nostra posizione su alcuni temi portanti ed imprescindibili della nostra visione politico-amministrativa (chiusura delle fonti inquinanti, divieto di consumo di suolo, NO al dissalatore così come programmato e all’ipotesi di un rigassificatore, NO al riesame AIA, NO alla privatizzazione degli asili comunali, ecc), argomentandoli in dettaglio.
Abbiamo inoltre ricordato, ancora una volta, ciò che abbiamo fin da subito precisato al tavolo delle interlocuzioni con le altre forze politiche, nelle ultime settimane. In particolare, a proposito del profilo ideale del candidato sindaco per Taranto, abbiamo ricordato il nostro NO al trasformismo, che permette a certuni di cambiare facilmente casacca politica in cambio di una poltrona, NO a chi ha rappresentato l’Amministrazione Melucci fino all’ultimo giorno di governo cittadino, NO a chi non possiede una fedina penale integerrima.
A questo proposito, in maniera plebiscitaria e al cospetto di telecamere e microfoni dei numerosi operatori dell’informazione presenti, l’assemblea ha deliberato il suo voto a favore di una figura guida scelta dalla società civile, unico e concreto esempio di discontinuità amministrativa, in una città che, evidentemente, è stufa dei soliti noti, come dimostrano le reazioni popolari alle proposte elettorali finora avanzate. A questo punto, non ci resta che avviare le interlocuzioni con le forze progressiste per raggiungere una soluzione condivisa. Taranto desidera una svolta nella sua storia e noi ci adopereremo per garantirlo.