Proseguono i servizi di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale di Taranto, finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Taranto e quelli della Compagnia di Martina Franca, coadiuvati in fase esecutiva da quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo coordinato del territorio,che ha interessato il comune di Taranto nei quartieri di Lama, San Vito e Talsano, nonché i comuni di Leporano, San Giorgio Jonico, Grottaglie Monteiasi, Montemesola e Martina Franca, finalizzato ad aumentare il livello di sicurezza nelle zone rurali e costiere a ridosso del capoluogo jonico.
Dalla Murgia Tarantina alla zona alta della litoranea salentina, i servizi a largo raggio sono stati orientati alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori presso le cosiddette proprietà stagionali estive quali trulli, ville in campagna o al mare spesso incustoditi in questi periodi dell’anno, senza tralasciare verifiche finalizzate al rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e al contrasto dello sfruttamento del lavoro nero.
Nel complesso, il dispositivo ha condotto all’identificazione di oltre duecentocinquanta persone. Le verifiche svolte hanno portato alla denuncia di sette persone: una per evasione, una seconda per violazioni alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, un’altra per guida senza patente in recidiva, mentre quattro titolari di esercizi commerciali sono stati denunciati, a vario titolo, per violazioni in materia di sicurezza sugli ambienti di lavoro e per sfruttamento di lavoro irregolare. In tale contesto, tre attività commerciali sono state sospese.
Quattro i soggetti segnalati alla locale Prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. Rinvenute e sequestrate diverse dosi, tra cocaina, eroina e hashish, già sottoposte al vaglio degli specialisti del Laboratorio Analisi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, per le opportune analisi quantitative e qualitative.
L’attività, che ha visto l’impiego di diverse decine di Carabinieri, si inserisce nell’ambito di un più ampio piano di prevenzione e controllo della provincia jonica, che proseguirà con il massimo impulso.
Per tutti gli indagati vale la presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna definitiva.