Da oltre vent’anni Mimmo Matarrese è la memoria, l’esperienza e l’affidabilità dell’Ufficio Anagrafe e Stato Civile del Comune di Mottola. Ha fatto corsi. Ha maturato competenze per un lavoro a stretto contatto con la cittadinanza e il Ministero dell’Interno.
Mimmo Matarrese però è anche RSU della CGIL e specie negli ultimi anni ha svolto pure il ruolo di grillo parlante, che come nella celebre favola di Collodi, ammonisce e rappresenta la voce della coscienza che tende a riportare Pinocchio verso le scelte giuste.
E’ sua la battaglia contro le ipotesi di esternalizzazione e affidamento ai privati di servizi come quelli cimiteriali, o delicatissimi come la riscossione tributi.
Una spina nel fianco per questa amministrazione – dice il segretario generale della Funzione Pubblica CGIL di Taranto, Mimmo Sardelli – che già nel gennaio del 2018, all’atto dell’insediamento della nuova giunta, tentò un demansionamento dei lavoratore “scomodo”.
Oggi dopo le ennesime “denunce” da parte di Matarrese, con continui richiami su temi come la sicurezza sul lavoro, il riconoscimento delle professionalità impantanate dalla legge Brunetta-Madia che bloccava le assunzioni al Comune o il faro acceso sulle procedure di selezione del personale, Mimmo Matarrese, classe 1963, viene ingiustificatamente sottratto all’anagrafe del Comune per essere trasferito in un ufficio al Cimitero di Mottola.
Il Comune di Mottola continua ad avere con il mondo della rappresentanza dei lavoratori un rapporto turbolento – continua Mimmo Sardelli – ma questo episodio suona sanzionatorio e ostile rispetto ad un lavoratore che non solo fa bene il suo mestiere, ma da anni incarna i valori per il rispetto del bene comune.
Su tale decisione la Funzione Pubblica CGIL adirà alle vie legali per ripristinare i diritti di un lavoratore e per difendere l’onore del servizio pubblico svolto dallo stesso in tutti questi anni