Un collage di immagini con una bolletta, un grafico e un asino, quest’ultimo non abbiamo capito bene a cosa allude. Forse a persone “credulone”? Bè, se così fosse sarebbe grave, ma non è questo il punto che vogliamo trattare.
Queste immagini di cui vi abbiamo parlato, sono state pubblicate su facebook dall’opposizione a corredo di una serie di punti che, dal punto di vista dell’opposizione stessa, spiegherebbero ai cittadini il perché del vertiginoso aumento della tassa sui rifiuti.
L’aumento effettivamente c’è stato ed è anche ingente. Incuriositi dai punti elencati sul social dalle opposizioni, abbiamo pensato di chiedere al sindaco chiarimenti in merito. E’ davvero così? Davvero tutto ciò che ha elencato la minoranza in un contesto di cattiva gestione, ha contribuito al vertiginoso aumento dell’imposta?
Nel volantino pubblicato dalla minoranza, si legge: “qualcuno dice che questi aumenti sono ineluttabili considerate le disperate condizioni economiche del nostro comune”.
Dunque, sappiamo bene che il Comune di Montemesola, vessato da precedenti contenziosi relativi a precedenti amministrazioni che hanno generato debiti, ha fatto ricorso ad un piano di risanamento pluriennale che difatti, prevede l’aumento delle imposte all’aliquota massima. Ma non in questo caso. L’aumento dell’imposta relativa ai rifiuti nulla ha a che vedere con il piano di riequilibrio, in quanto la tassa sulla raccolta differenziata non attinge al bilancio comunale. Lo sforzo che ha fatto il Comune di Montemesola nel bilancio comunale è proprio nella direzione di quelle agevolazioni, riduzioni che sono state introdotte con il regolamento sulla raccolta differenziata. Una parte di quelle riduzioni il Comune le ha messe a disposizione per le detrazioni in favore delle famiglie più bisognose. Quindi, l’aumento non sarebbe dovuto alle “disperate condizioni economiche del nostro comune”.
Il volantino delle opposizioni continua con una serie di affermazioni di cui abbiamo chiesto conto.
Lo sapete che la ditta che ha occupato oscenamente il nostro suolo con i pannelli solari, ha pagato solo una rata dell’affitto che doveva al nostro comune?
«Questo punto non c’entra nulla con la raccolta differenziata. Ogni volta si utilizzano argomenti che non hanno nulla a che vedere con la situazione in questione. L’azienda che gestisce le aree per i pannelli fotovoltaici ha firmato una convenzione e deve dei soldi al Comune. Il Comune nel verificare se hanno pagato le rate, ha fatto dei solleciti di pagamento, se non trova riscontro entro i termini stabiliti, chiaramente si seguiranno le vie legali così come consentito nelle nostre possibilità per il recupero dei crediti. Dunque nulla di strano o che abbia a che fare con la raccolta differenziata»
Lo sapete che è la stessa ditta che ha vinto la gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani?
«L’azienda che ha vinto la gara per il fotovoltaico si chiama “Energo”, l’azienda che ha vinto la gara per la raccolta differenziata si chiama “Del Fiume”. Non capisco l’attinenza anche di questo punto. La procedura di gara dovrebbero conoscerla soprattutto loro (la minoranza ndr) che ostentano tanto sapere. Per fare una gara si fa un bando pubblico, tra l’altro per quanto riguarda la gara per la raccolta differenziata il responsabile dell’ufficio tecnico per la commissione di gara ha chiesto di sorteggiare all’ordine degli ingegneri, due esperti in commissione, sono state espletate tutte le pratiche per la gara e i verbali sono a disposizione così come gli atti di gara».
Lo sapete che il contratto prevede che i dipendenti saranno pagati comunque dal Comune?
«E’ una grande bufala. I dipendenti comunali che oggi svolgono il servizio della raccolta differenziata saranno trasferiti (così come previsto da tutte le clausole di salvaguardia dei dipendenti che passano a ditta privata) alla ditta privata perché è paragonabile questo passaggio alla cessione di ramo d’azienda. Abbiamo già avuto incontro con i sindacati e con i dipendenti e non c’è nessun tipo di problema, infatti passeranno. Se ipoteticamente la ditta dovesse fallire i dipendenti tornerebbero in forza al Comune, ma dal giorno in cui passano alla ditta, saranno a totale carico della ditta stessa»
Lo sapete che, nonostante le nostre condizioni, la nostra amministrazione ha stipulato un contratto d’oro con la Concordia per la gestione dell’energia pubblica?
«Nonostante le nostre condizioni abbiamo fatto una gara per la gestione dell’illuminazione pubblica a tutto vantaggio del territorio perché quel contratto prevede la cristallizzazione del capitolo per il pagamento delle bollette per vent’anni. Il che significa che se il Comune pagherà sempre la stessa somma più l’aumento Istat che è previsto in ogni forma di contratto, per vent’anni, compreso di gestione e manutenzione che sono a totale carico della ditta. Ci siamo adeguati come stanno facendo tutte le amministrazioni, noi siamo stati tra i primi, magari con qualche piccolo errore perché tutto poteva e può essere migliorabile. Vorrei ricordare che prima della mia amministrazione, il comune pagava un canone mensile per la manutenzione della pubblica illuminazione più tutte le bollette, più tutto ciò che veniva sostituito. Queste convenzioni si fanno sul totale dei punti luce: se dovesse nascere un quartiere nuovo e si aumentano i punti luce, è chiaro che ciò comporterà una variazione»..
Lo sapete che durante i lavori alla scuola primaria, le veneziane di cui erano dotate le finestre, nonostante fossero funzionanti, sono state buttate (?) con grave disagio per alunni e insegnanti?
«Questa è un’altra bufala. La scuola elementare, le maestre, chiedono all’amministrazione comunale non so da quanti secoli, di installare delle veneziane al lato di quella scuola dove il sole picchia forte durante i periodi primaverili ed estivi, creando notevole disagio ai bimbi e insegnanti. Quelle veneziane sono state chieste a voce alta da tanto tempo e dopo molto, siamo riusciti in qualche modo a racimolare un gruzzoletto per far fronte a questa esigenza»
Lo sapete quanto è stato speso per gli alberi nel centro storico e per le panchine?
«Che c’entra con la tassa sui rifiuti? La piantumazione degli alberi, le panchine, le fioriere e tutto ciò che è stato rifatto, è riconducibile ad un finanziamento che questa amministrazione ha intercettato dalla Regione Puglia, e che non ha intaccato le tasche dei contribuenti. Quelli sono dei bandi messi a disposizione dalla programmazione regionale e l’amministrazione come ha fatto in passato, lo ha intercettando utilizzando quei soldi secondo quanto previsto dal bando».
Il volantino poi conclude così: “Si che lo sapete, perché noi, dall’opposizione, non vi abbiamo mai nascosto niente. Voi direte: ‘E che c’entra tutto questo?’ C’entra, c’entra, perché una diversa gestione della cosa pubblica avrebbe impedito che tutto ciò accadesse, come abbiamo sempre fatto noi in precedenza. E ora? Non ci resta che piangere!”
«Faccio fatica a capire qual è la diversa gestione di cui parlano. Così come non capisco quali soluzioni hanno proposto in alternativa, anche ad una gestione della raccolta differenziata. Non ci resta che piangere su cosa? Montemesola da quando siamo arrivati noi, non ha avuto aumenti relativamente alla tassa sui rifiuti. L’ultimo aumento in tal senso risale all’amministrazione Romanazzo. Se si vanno a prendere le delibere, ce ne sono alcune fatte con aumento. Da allora non abbiamo mai aumentato la bolletta».
Ci sono stati dei passaggi per effetto della normativa nuova, quindi si è passati da TARSU, a IUC, TARI, ecc. Per un passaggio a fronte di una normativa nuova ci sono state delle variazioni alle bollette ma non perché aumentate dal Comune di Montemesola. Nel corso di questi anni, mentre la normativa cambiava, le Regioni hanno imposto il raggiungimento di obiettivi per scongiurare ulteriori aumenti. Per soddisfare le esigenze di una legge che impone degli obiettivi, bisogna dotarsi di strumenti all’altezza e il Comune di Montemesola questi mezzi non ce li ha. Durante i comizi o comunicati stampa, il sindaco ha sempre chiesto suggerimenti in merito alla gestione, ma a suo dire non ha mai ricevuto proposte. «Non dicono mai nulla. I loro post sembrano dire tutto ma non dicono niente. Si limitano solo ad insinuazioni che sono ormai il loro pane quotidiano e c’è solamente da essere dispiaciuti da questo atteggiamento. La politica si riduce ad insinuazioni. Bisognerebbe specificare – prosegue il Sindaco – dopo aver letto questi post, che non fanno altro che confondere la gente, che questi loro punti non c’entrano assolutamente nulla. Ogni cosa fatta fino ad oggi è stata fatta grazie al lavoro degli amministratori che si mettono in macchina a proprie spese e vanno a Bari ad intercettare fondi regionali. Noi non ci siamo mai permessi di andare a fare week end per scegliere e vedere alberghi a Rimini utilizzando i soldi dei cittadini. Non abbiamo mai utilizzato i soldi pubblici per un uso privato. Mai!».
In conclusione, il sindaco aggiunge che questo per Montemesola è un atto dovuto, perché Montemesola deve essere pulita, deve rispettare la raccolta differenziata. Questo atto dovuto ha sì provocato l’aumento dei costi: «Se ci guardiamo intorno gli alti paesi hanno dei costi uguali o maggiori. Hanno tutti esternalizzato il servizio. Noi puntiamo come sempre ad invogliare a fare la raccolta differenziata perché se il servizio funziona, raggiungiamo le percentuali di raccolta, conferiamo il giusto e tutto ciò che riusciremo a ricavare, siccome la legge è chiara e dice che per gestire il servizio deve essere soddisfatto il costo solo ed esclusivamente dai contribuenti, tutto quello che riusciremo a recuperare lo gireremo sui contribuenti. Già dal prossimo anno, nei prossimi anni, se ci saranno delle variazioni a ribasso, sarà il risultato di una gestione funzionante del servizio».
Dunque, gli aumenti si, ci sono stati. Ma a quanto pare non per le panchine, non per gli alberi, non per le veneziane, non per la pubblica illuminazione.