L’arcivescovo di Taranto, Ciro Miniero, presiederà venerdì prossimo, alle ore 18 nella chiesa parrocchiale Maria Santissima Assunta di Faggiano, la celebrazione eucaristica per la chiusura dell’istruttoria diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Pierangelo Capuzzimati, giovane laico scomparso il 30 aprile 2008 per leucemia. A giugno avrebbe compiuto diciott’anni.
Il ragazzo, nativo di Faggiano (Taranto), interpretò la malattia come un’occasione per meditare ancora di più e per sentire Gesù “come un vero amico”. L’8 settembre 2018, durante il pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, organizzato dalla diocesi di Taranto per dare avvio all’anno pastorale, l’arcivescovo Filippo Santoro annunciò di aver ricevuto da Roma il decreto che autorizzava a cominciare il processo di beatificazione per Pierangelo Capuzzimati e per un’altra giovane, Paola Adamo.
“Quella di Pierangelo – spiega la Diocesi – sarebbe stata una storia drammatica come tante altre se il protagonista non fosse stato un ragazzo animato da una fede immensa, pur cresciuto in un ambiente familiare piuttosto indifferente ai temi religiosi.
In questa storia, la malattia e la sofferenza costituiscono l’humus all’interno del quale il soffio dello Spirito fa nascere e sviluppare una fede che porta un figlio a diventare ‘padre’ dei propri genitori”.
I resti mortali di Pierangelo riposano nel cimitero cittadino di San Giorgio Jonico.