In queste ore sono giunte agli idonei del concorso unico regionale per infermieri di Bari le richieste di disponibilità all’assunzione in attuazione della legge regionale 27/2024 di proroga delle graduatorie concorsuali scadute e in scadenza nell’anno 2024.
Una vera boccata d’ossigeno per la Sanità pugliese, “ma è necessario procedere immediatamente alle assunzioni e soprattutto conoscere il fabbisogno assunzionale per la provincia di Taranto” afferma il Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Taranto, dott. Pierpaolo Volpe. “Abbiamo gli ospedali al collasso, la carenza di Infermieri è importante soprattutto al Presidio Ospedaliero SS.Annunziata di Taranto dove ogni giorno si vive una situazione emergenziale.
Senza contare la condizione critica in cui versa il Presidio Valle d’Itria di Martina Franca. In ASL Taranto non mancano solo infermieri, ma anche operatori socio sanitari e questa condizione si riverbera in primis sui professionisti infermieri costretti a svolgere attività residuali del profilo professionale, ma anche sulla qualità dell’assistenza erogata al cittadino”.
Volpe entra più nello specifico e aggiunge.
“È impensabile che in un Presidio Ospedaliero come il SS Annunziata vi sia un solo OSS di notte per due reparti ad alta complessità assistenziale. Per questo chiederò un confronto al Direttore Generale, dott. Vito Gregorio Colacicco, per conoscere i numeri delle necessità assunzionali presentati in Regione, perché non possiamo essere nuovamente sottodimensionati rispetto ad altre province pugliesi”.
Opportuno fare chiarezza su un aspetto. “È necessario fare una netta distinzione tra esigenze assunzionali per coprire la grave carenza di personale rispetto all’esistente nei vari Presidi e Servizi della ASL Taranto, con quello che è il fabbisogno che ne deriverà dall’apertura delle Centrali Operative Territoriali, le così dette COT, degli Ospedali di Comunità e delle Case di Comunità” evidenzia Volpe. “Solo per ottemperare alla missione 6 del PNRR e quindi al DM 77 del 2022 sono necessari 184 infermieri di famiglia e di comunità. Senza contare le ulteriori necessità assunzionali per la prossima apertura dell’Ospedale San Cataldo, un’opera monumentale che richiede una quantità ingente di personale”.
Per il Presidente Volpe “desta curiosità l’annuncio del Governatore Michele Emiliano di mantenere almeno per la fase iniziale funzionante sia il Presidio Ospedaliero SS Annunziata che il San Cataldo, considerando che per tramutare l’annuncio in realtà sono necessarie tantissime assunzioni sia per rispettare i requisiti di sicurezza, sia di legge con il DM 70/2015. Con le nuove assunzioni bisogna rendere strutturale il progetto dell’Infermiere di Processo per il potenziamento dei Pronto soccorso, considerando la grave condizione di disagio e stress lavoro-correlato vissuto dai professionisti che ci operano all’interno”.
Il Presidente Volpe auspica che “l’annuncio di un raddoppio del Pronto Soccorso di Taranto non sia solo uno slogan, considerando che già diversi anni fa si è deciso di depotenziare il Presidio Ospedaliero Moscati, rendendolo privo delle discipline obbligatorie per mantenere funzionante un Pronto Soccorso, determinando la condizione di criticità a sovraffollamento in cui versa oggi il Moscati”.
Una soluzione per Volpe esiste. “Se solo si garantisse una vera assistenza di prossimità, saremmo in grado di limitare l’impatto sui Pronto Soccorso, ma questo può realizzarsi con una rete territoriale efficiente e con il potenziamento del Dipartimento di emergenza territoriale 112/118”.
Volpe chiude così. “Non esiterò a chiedere alla Direzione strategica ASL, nell’ottica della corretta e proficua collaborazione istituzionale intrattenuta in questi anni, di conoscere nel dettaglio le prospettive assunzionali per la provincia ionica sia per la gestione delle carenze attuali che possiamo definire ataviche, sia per ottemperare agli obblighi del PNRR, ma anche in proiezione dell’apertura del nuovo Ospedale San Cataldo”.