Una vita dedicata allo sport e al pugilato quella della Quero-Chiloiro di Taranto, che nella giornata del 25 novembre ha ricevuto in consegna la Stella d’oro al merito sportivo in occasione dal Gran Galà dello sport che si è svolto a Bari presso l’auditorium della Legione allievi Guardia di Finanza.
A premiare il presidente della Quero-Chiloiro Maria Lecci, accompagnata dal figlio Cataldo Quero, è stato direttamente il presidente del CONI nazionale, Giovanni Malagò, che si è complimentato per il traguardo raggiunto e ha ringraziato la Quero-Chiloiro per il contribuito dato in questi cinquantaquattro anni di attività allo sport italiano. Erano presenti alla festa della Puglia sportiva per le benemerenze Coni, inoltre, il presidente regionale Angelo Giliberto e il vicepresidente nazionale vicario Ansmes Domenico Accettura, che hanno consegnato a dirigenti, società, tecnici e atleti 36 stelle tra oro, argento e bronzo, 7 Palme tra argento e bronzo e 38 medaglie al valore, per sottolineare la validità del lavoro svolto sul territorio come evidenziato nella cerimonia di apertura dal presidente Malagò.
Alla Quero-Chiloiro è stata destinata la massima onoreficenza della Stella d’oro al merito sportivo, un riconoscimento raggiunto dalla società tarantina fondata dal maestro benemerito Vincenzo Quero, dopo lunghi anni di impegno rivolti al territorio tarantino, dal quale sono nati campioni italiani, europei e mondiali del pugilato dilettantistico e professionistico, nonché atleti che hanno fregiato la città indossando la maglia azzurra; una passione per la noble art e per i suoi valori basati sul rispetto dell’altro, che sono stati trasmessi a tutti gli appassionati che hanno contribuito in questi anni con il loro sudore al raggiungimento di questo importante obiettivo e che ha contribuito a diffondere su un territorio difficile lo stile di vita sano e corretto dell’atleta boxeur. Passione per lo sport che, come ha sottolineato il presidente Malagò, nel contesto internazionale si presenta, – in maniera del tutto esclusiva, , come una forma di volontariato in cui ogni sacrificio è compiuto soltanto per la gloria dello sport nazionale e territoriale.