Dopo i diversi furti in abitazione messi a segno in estate, torna a Montemesola la tanto temuta banda dell’Audi scura. Nel pomeriggio di domenica 3 novembre, intorno alle 17.30 il gruppo criminale ha tentato di introdursi in un appartamento in via Vittorio Veneto, riuscendo ad aprire la porta di ingresso con degli arnesi da scasso.
I fatti, come detto, si sono verificati nel pomeriggio, appena calato il buio. I malviventi hanno prima citofonato, ma i proprietari di casa che in quel momento erano lì, non avrebbero fatto in tempo ad aprire. Ciò ha portato i ladri a pensare che non fossero in casa e quindi hanno forzato il portone, aprendolo. Il proprietario che nel frattempo si è accorto dell’intrusione, è andato incontro all’ingresso e quindi i banditi si sono dileguati a bordo di un’Audi grigio scuro con vetri oscurati.
Della vicenda sono stati informati i Carabinieri della compagnia di Martina Franca.
La scorsa estate la banda ha fatto razzia nei comuni di Montemesola e Monteiasi. Il sindaco di quest’ultimo comune, Cosimo Ciura, già dallo scorso mese di aprile aveva chiesto un potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali. Successivamente anche il sindaco di Montemesola si era rivolto alle autorità per un numero maggiori di pattuglie.
Controlli che effettivamente dovrebbero essere incrementati proprio per prevenire e reprimere la criminalità predatoria che è sempre più diffusa, anche in comuni piccoli come quello di Montemesola in cui la percezione della sicurezza inizia a venire meno.
Nell’abitazione in questione era presente una intera famiglia con dei bambini. Fortunatamente il proprietario è riuscito a metterli in fuga ma non siamo a conoscenza se i banditi siano o meno armati. L’episodio ha scosso i residenti che chiedono più sicurezza: “Non si vedono pattuglie, c’è bisogno di controlli – ha detto un cittadino – siamo allo sbando, tra tentati furti, furti consumati e mezzi che circolano sprovvisti di copertura assicurativa e che rischiano di investirti o di danneggiarti auto e casa”.
Altri ancora lamentano guide rocambolesche in pieno centro abitato e agli incroci con rischio per automobilisti e pedoni.
Tuttavia, la colpa non è sicuramente da attribuire alla locale stazione, in carenza di organico e già oberata di lavoro, tra cui servizi di ordine pubblico esterni che sottraggono personale dal controllo del territorio.