Il consigliere questa mattina ha effettuato un sopralluogo al nuovo ospedale San Cataldo di Taranto, accompagnato dal Rup ing. Paolo Moschettini.
“Il nuovo ospedale San Cataldo di Taranto ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento nazionale in campo sanitario ed un polo di sviluppo socio economico per il territorio. La sua realizzazione è un evento da traguardare tutti insieme andando oltre gli schieramenti politici e mettendo da parte le polemiche. Questa è una grande opera di cui tutta la comunità deve essere orgogliosa.
Ho voluto verificare di persona lo stato dei lavori dopo le audizioni che si sono svolte in commissione regionale. Entrando nel nuovo ospedale si è subito sopraffatti dalla sua maestosità. Ho appreso che è iniziato il montaggio delle prime apparecchiature per la diagnostica e che ci sono ancora diverse centinaia di addetti al lavoro.
Realizzare tutto questo in un arco di tempo compreso tra i 4 ed i 6 anni, considerando i tempi medi delle opere pubbliche in Italia, è un miracolo. Ovviamente l’impegno di tutti è quello di consegnare la struttura alla collettività il prima possibile. E, infatti, la domanda che ci poniamo è: quando aprirà il nuovo ospedale? Allo stato delle cose dobbiamo ragionare su un periodo che va dal secondo semestre 2025, al primo semestre 2026. Non possiamo essere più precisi. Potremo esserlo a conclusione dei collaudi che sono propedeutici all’apertura vera e propria. In parallelo stiamo già affrontando la questione relativa al personale. In questo senso, ad esempio, nei giorni scorsi abbiamo prorogato di un anno la validità di alcune graduatorie di concorsi pubblici regionali, compreso quelli dell’ambito sanitario.
Che si tratti di una grande opera lo dicono i numeri: 723 posti letto, 90 ascensiori, 28 posti di terapia intensiva, aree attrezzate per i più piccoli. Secondo le stime in questo ospedale tra degenti, personale, visitatori, transiteranno circa 4/5mila persone al giorno, ci sono 2500 posti auto che saranno coperti con pannelli fotovoltaici che contribuiranno in maniera significativa al fabbisogno energetico della struttura, è quasi pronta la pista per l’atterraggio di elicotteri e si sta predisponendo la fermata della linea BRT attraverso una bretella di collegamento con la viabilità esterna. Inoltre, in questa stessa area è ipotizzata la realizzazione di un campus per gli studenti di medicina e per gli specializzandi, un progetto di circa 30 milioni di euro che consegnerà alla Puglia una modernissima cittadella della salute”.