Il CJ Basket Taranto è lieto di comunicare di aver tesserato il giocatore Arcangelo Sarli. L’esterno tarantino classe ’80 si è già unito al roster a disposizione di coach Orlando per il campionato di serie B Interregionale maschile 2024/25 che vedrà i rossoblu giovare martedì prossimo, in serale alle 21 al PalaMazzola contro la Dinamo Brindisi.
Non ha quasi bisogno di presentazione Arcangelo Sarli una vera icona per il basket tarantino e per il CJ in particolare. Per la squadra di coach Orlando si tratta del quinto ritorno a vestire la canotta rossoblu dopo quelli di capitan Salerno, Bitetti, Pentassuglia e Giovara. Per Sarli si tratta di una scommessa, contro se stesso e contro lo scorrere del tempo.
Nato a Taranto il 18 dicembre 1980, alto 188 cm, Arcangelo Sarli ha iniziato a 7 anni nella “Renato Moro”. Quindi l’approdo nelle giovanili della “Ricciardi Taranto” (serie B2), all’età di 16 anni. Qui, nella stagione ‘99-00, mette insieme le sue prime presenze in B2. Subito dopo ha vestito la casacca dell’Infotel Taranto, allenata da coach Enzo Bifulco, dove resta due anni conquistando la promozione in C1. Sarli lascia Taranto solo momentaneamente, resta in C1, nelle formazioni di Virtus Mesagne e Bisceglie, dove ottiene il titolo di top-scorer del campionato. Torna in Riva allo Ionio alla Libertas ma è solo una parentesi. L’annata successiva ad Ostuni, in C-1, si rivela decisivo nella scalata alla B dove disputa due ottimi campionati. Nel 2007-08 torna a Bisceglie, sempre in B-2. Nel 2008-09 il ritorno a Taranto ancora con la Libertas. Quindi Francavilla prima della chiamata dell’allora Cus Jonico. Con la canotta rossoblu Sarli è l’artefice di quella cavalcata entusiasmante che porterà quel gruppo quasi tutto di grandi giocatori tarantini alla promozione in serie B. Dopo due anni intensi col CJ si trasferisce ai “cugini” della Santa Rita dove gioca diversi anni tra serie D e C. Quindi la sua ultima esperienza a Massafra. Ma si sa il richiamo del parquet, dell’allacciata di scarpe, la palla che rimbalza con quel suono paradisiaco quasi quanto quello della retina accarezzata dalla palla dopo un canestro. Insomma un mix che ha portato Sarli a rimettersi in discussione. Lui ci spiega il perché.
Arcangelo, come è nata questa “scommessa” di tornare al CJ Basket Taranto?
Questa scommessa nasce in estate, con il ds Salvatore Massari ed altre tre persone a me molto care con cui ho condiviso gioie e dolori, soprattutto gioie, sto parlando degli altri giocatori e miei compagni da sempre, Bitetti, Salerno e Pentassuglia, che mi hanno invogliato a riprendere le scarpe da basket per dare una mano alla squadra. Ci ho pensato un po’ perché a 43 anni fa un po’ strano tornare a giocare ma per me il concetto di gruppo è fondamentale ed allora ho accettato.
Ti stai allenando con la squadra, che ne pensi visti anche i 4 ko di fila a inizio campionato?
Sapete tutti che la squadra al completo, me compreso, si è ritrovata abbastanza tardi per la preparazione, in più ci sono stati diversi infortuni di mezzo. Le 4 sconfitte non ci devono spaventare, è un gruppo giovane che ha margini di miglioramento molto alto.
Quale pensi possa essere il tuo apporto ad un gruppo molto giovane?
Se giocasse la mia mente dico che potrei dare un contributo da ventenne, purtroppo non è così ma credo di poter dare ancora qualcosa, sicuramente la mia esperienza al servizio di questi ragazzi per farli rendere al meglio delle loro potenzialità.
Martedì sarà un banco di prova già tosto, cosa ci dobbiamo aspettare al PalaMazzola?
Partita difficilissima, loro sono 4 su 4 vinte, hanno diversi giocatori che conoscono. Speriamo di essere al completo. Di certo non mancherà la voglia e lo spirito di fare bene, di buttarsi su ogni pallone, per uscire dal campo con la coscienza pulita di aver dato il massimo. Al pubblico chiedo di avere pazienza, di starci vicini, anche e soprattutto in questo momento, il campionato, credetemi, è lungo e articolato, noi sapremo venirne fuori, appena recuperati infortunati e condizione. Sapremo ripagare questa fiducia.