E’ prevista nel pomeriggio di oggi la visita a Taranto del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, insieme ai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia, per la riaccensione dell’altoforno 1. Una cerimonia che ha destato diverse polemiche dal mondo politico e ambientalista, per via dell’impatto ambientale.
Europa Verde: “Urso festeggia, per noi è un funerale”
“Questo governo ed il Ministro Urso, con l’accensione dell’Altoforno 1, oggi ci portano indietro di sessant’anni. Non solo stabilimento Acciaierie d’Italia continuerà a produrre con gli Altoforni a carbone, ma lo farà in condizioni pessime e con i crogioli da rifare. Al netto della pericolosità di tale operazione e di probabili fermi già annunciati, viste le condizioni disastrose degli impianti, e tenendo presente che in questo momento la fabbrica continua a marciare grazie all’ennesima proroga, in quanto l’Aia che è scaduta il 24 agosto 2023, non è stata ancora rilasciata, l’obiettivo dei Commissari, con la complicità del Governo, è quella di riabilitare, anche solo parzialmente, alcuni altiforni con fondi pubblici, per rendere più appetibile la fabbrica ai futuri acquirenti. Non capiamo cosa ci sia da festeggiare. Quella che si consumerà oggi, più che una cerimonia festosa è un funerale per la città. Come Europa Verde, crediamo che quella fabbrica non sia stata mai compatibile con la vita e la salute, ed una vera decarbonizzazione non è realizzabile. Bisogna spingere invece, affinché parte dei fondi del JTF, che constano su una disponibilità di circa 800 milioni di euro per la sola provincia di Taranto, possano essere utilizzati per i cittadini e operai che hanno diritto ad un lavoro pulito, tramite corsi di formazione e diversificazione delle economie della città. Chiusura della fabbrica, smantellamento degli impianti, recupero dei 1500 ettari attraverso le bonifiche e la decontaminazione dei terreni, reimpiegando gli stessi operai è l’unica soluzione possibile per una vera transizione ecologica”.
Lo fanno sapere in una nota iovanni Carbotti – Co portavoce cittadino Europa Verde Taranto Gregorio Mariggiò – Co portavoce provinciale Europa Verde Taranto Antonio Lenti – Consigliere Comunale Europa Verde Taranto
M5S: Urso a Taranto? Basta beffe
“A distanza di appena qualche giorno dalla nostra denuncia contro l’accensione dell’AFO1, ecco che spunta l’ennesima conferma della pericolosità della produzione a carbone per la salute pubblica. Non abbiamo mai nutrito dubbi, perché ci siamo sempre affidati al supporto di dati inequivocabili scientifici ed epidemiologici e quelli di alcune ore fa, fornite da PeaceLink, ci riportano alla dura realtà, riferendo del grave picco di benzene registrato domenica scorsa, a ridosso del già disastrato quartiere Tamburi di Taranto. Il fatto, tanto per cambiare, rappresenta una gravissima preoccupazione per i Cittadini che risiedono in zona, ma anche per il resto della popolazione ionica. Ecco perché ci sembra quanto mai assurdo che, proprio oggi, si brindi alla venuta del Ministro Adolfo Urso, per l’accensione dell’Altoforno 1, prosieguo di una produzione a carbone, notoriamente fortemente dannosa per la salute umana. Questa la ragione che ci ha spinti, nei giorni scorsi, a definire tale momento una sorta di “ripartenza mortale”, perché tale è! E non possiamo rimanere indifferenti dinanzi ad una celebrazione inaudita, paradossale, che si consuma davanti agli occhi dei tarantini, nelle cui famiglie si vive quotidianamente con lo spauracchio del cancro in agguato! Non possiamo consentire una tale pagliacciata sulla pelle di adulti e bambini. La visita odierna, simboleggia la volontà del Governo di calpestare ogni lotta contro le morti da inquinamento atmosferico. E mentre Acciaierie d’Italia cerca di rassicurare l’Istituto Superiore di Sanità circa le presunte emissioni ridotte dopo alcune opere ambientali in fabbrica, urlano forte i dati di ISPRA e ARPA. Oggi, in buona sostanza, il Ministro Urso viene a celebrare un ritorno al passato, a danno dei Tarantini. Noi, avremo voglia di festeggiare solo quando saranno eliminate le fonti inquinanti e sarà stato avviato un reale progetto di riconversione economica”.
E’ quanto scrive in una nota il Movimento Cinque Stelle