La Polizia di Stato, nel corso di un’articolata operazione antidroga, ha arrestato due uomini ed una donna ritenuti presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spacciodi sostanze stupefacenti.
L’attività si inserisce in una serie di iniziative messe in campo dalla Questura di Taranto su tutto il territorio della Provincia al fine di contrastare illeciti comportamenti.
In tale contesto, il personale del Commissariato di Manduria aveva avviato mirati servizi in merito ad una presunta piazza di spaccio che aveva come base una villetta ubicata in una zona isolata del comune di Sava.
Dopo aver monitorato per alcuni giorni quell’abitazione ed aver registrato un continuo movimento di presunti clienti,i poliziotti hanno deciso di intervenire per dar concretezza ai loro sospetti: in tale ambito si è fatta irruzione nella villetta, trovando all’interno un giovane poco più che maggiorenne, una donna di 27 anni ed un uomo di 47.
La perquisizione ha permesso di recuperare all’interno di un mobile della cucina 25 dosi preconfezionate di hashish, un panetto di circa 50 grammi della stessa sostanza stupefacente, un involucro contente circa 40 grammi di cocaina, ed una bustina di plastica trasparente con circa due grammi di marijuana, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento in dosi della droga e la somma di quasi 700 euro in banconote di piccolo taglio probabile provento della presunta attività di spaccio.
Dopo il primo rinvenimento di sostanze stupefacenti, con l’ausilio di “Yaki”, il pastore tedesco antidroga della Reparto Cinofili della Polizia di Stato sono stati recuperatiall’interno del water altre 15 dosi preconfezionate di cocainache presumibilmente erano state gettate da uno dei presenti in casa al momento dell’arrivo dei poliziotti.
Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, i tre sono stati arrestati: i due uomini sono stati accompagnatipresso la Casa Circondariale di Taranto, mentre la donna èstata posta in regime degli arresti domiciliari.
Per tutti gli indagati vige la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.