Con l’arrivo dell’estate e dei periodi particolarmentecaldi, sempre più incisiva è l’attività della Polizia di Statofinalizzata al contrasto della vendita illegale di mitili che ha portato nella scorsa settimana al sequestro di oltre 900chilogrammi di cozze nere e alla denuncia di cinque persone ritenute presunte responsabili del reato di commercio di sostanze alimentari nocive ed in cattivo stato di conservazione.
Nel corso di mirati servizi, il personale delCommissariato Borgo, in collaborazione con l’ASL di Taranto, ha monitorato quelle zone dove abitualmentetransitano i mezzi destinati al trasporto di alimenti ed in particolare di mitili.
Nella zona del Quartiere Paolo VI, in Viale Cannata i poliziotti hanno individuato un furgone sospetto condotto da un tarantino di 39 anni che nel vano posteriore trasportavacirca 300 kg di cozze prive di tracciabilità e in cattivo stato di conservazione.
Dopo circa un’ora sempre nella stessa zona è stata controllata una Fiat Panda con al volante un 60enne con numerosi precedenti penali che trasportava nel portabagagli altri 100 kg. di mitili con le stesse anomalie.
Nella zona sottostante il Punta Penna nel corso di mirati servizi di appostamento gli agenti del Commissariato Borgo hanno notato l’arrivo di un furgone con un giovane a bordoche dopo alcune manovre ha caricato un consistentequantitativo di cozze – di circa 2 quintali – che sarebbero state destinate ad una pescheria della provincia. Anche in questo caso l’immediato controllo ha permesso di accertare l’assoluta irregolarità dei mitili privi di qualsivogliacertificato che ne tracciasse la provenienza e la tracciabilità.
Stessa sorte per un 37enne controllato in via Machiavelli alla guida di un furgone con all’interno 200 kg. di cozze in cattivo stato di conservazione e prive degli idoneidocumenti.
Infine, ad un venditore ambulante di 55 anni che aveva allestito un banchetto di fortuna nei pressi dell’ospedale Moscati sono stati sequestrati altri 120 kg. di mitili che considerato il caldo e l’esposizione alla pubblica via ed al traffico veicolare erano in conservate in modo assolutamenteirregolare e pericoloso per la salute pubblica.
Tutta la merce sequestrata è stata distrutta con l’ausiliodi un compattatore.
Si ribadisce che per gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.