Nella sede della Scuola di Economia e Studi Aziendali dell’Università degli Studi Roma Tre, si è tenuto un evento di grande importanza per la promozione delle Pari Opportunità nel mondo del lavoro. Doriana Caleandro, Coordinatrice Pari Opportunità della Uilm Puglia, ha espresso il suo punto di vista sulle sfide e le prospettive legate alla Direttiva UE 2023/970 che mirata a rafforzare la parità salariale attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione.
La battaglia per garantire la parità salariale tra uomini e donne è al centro dell’attenzione grazie alla Commissione Nazionale per le Pari Opportunità della Uilm capitanata dalla Coordinatrice Loretta Tani e con la costante presenza del Segretario Generale Rocco Palombella, molto attento alle politiche di genere, esprimendo il suo impegno e la sua soddisfazione per la partecipazione a un evento di grande rilievo con relatori di alta competenza.
“Per affrontare questo tema in modo efficace, dobbiamo prima comprendere la situazione attuale” sottolinea Doriana Caleandro Coordinatrice Pari Opportunità Uilm Puglia. “La trasparenza salariale è essenziale per monitorare e misurare il GENDER PAYGAP. In Italia, la Legge 162/2021 ha già dato i primi passi in questa direzione, richiedendo alle aziende una rendicontazione biennale sulla situazione del personale maschile e femminile. Attualmente, quasi 1000 aziende hanno ottenuto la certificazione di parità, un riconoscimento per gli sforzi profusi a favore della parità di genere.”
L’analisi presentata copre vari aspetti: dalla crescita professionale ai congedi, dai superminimi ai premi di risultato. Caleandro evidenzia che questo si traduce in una disparità annua di 8.000 euro a sfavore delle donne. “Oltre ai fattori economici, non possiamo trascurare le motivazioni culturali”, afferma. “Facendo retorica iniziamo a convincerci che le donne sono le prime assegnatarie dei doveri di cura dei propri figli/e o di persone fragili e non autosufficienti.
La conseguenza di tutti questi ‘doveri’ a carico delle donne porta inevitabilmente a delle scelte, come l’utilizzo del part–time o dei congedi che diventano una necessità più che una scelta. Spesso le soluzioni sono due: o si smette di lavorare o non si generano più figli a discapito della crescita demografica.
La Trasparenza dunque permette una comparazione fra uomini e donne con la stessa mansione e livello con una visione collettiva e non del singolo lavoratore.
La Coordinatrice regionale sottolinea anche l’aspetto organizzativo che penalizza le donne, come turni, aree di lavoro e formazione. “Le donne vengono spesso messe all’angolo, limitando le opportunità di crescita professionale. Questa discriminazione è alimentata da stereotipi culturali che vedono le donne come principali responsabili dei compiti domestici.”
La Direttiva UE 2023/970 rappresenta un passo avanti importante nella lotta alla disparità salariale di genere. La trasparenza permette di confrontare trattamenti retributivi tra uomini e donne, evidenziando non solo elementi diretti ma anche quelli legati al welfare e alle politiche di trattamento aziendale.
“La Direttiva è una risorsa fondamentale ma non può essere la sola soluzione”, afferma Caleandro. “È un passo verso la consapevolezza, ma dobbiamo affrontare la radice del problema. La Uilm è pronta a guidare questa lotta nel 2024, con nuovi contenuti e proposte per la contrattazione del CCNL. Siamo il sindacato del terzo millennio, il sindacato delle persone.”
I metalmeccanici della UIL Taranto si confermano così un punto di riferimento nella promozione della parità di genere, un esempio di impegno e dedizione nel contrasto alla discriminazione salariale tra uomini e donne.