Il personale della Polizia di Stato, nel corso di un’articolata operazione antidroga, ha arrestato due tarantini rispettivamente di 46 e 34 anni e denunciato una giovane ragazza, poco più che 20enne, perché ritenuti presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.
I poliziotti dei Falchi della Squadra Mobile da qualche tempo avevano messo sotto la loro lente d’ingrandimento due tarantini con passati precedenti di polizia in materia di spaccio di sostanza stupefacenti, perché si era maturato il sospetto che avessero rimpiazzato nell’illecita attività di spaccio un 36enne arrestato più volte dalla Polizia di Stato, l’ultima delle quali il 19 dicembre scorso quando fu trovato in possesso di numerosi grammi cocaina già preconfezionate.
Quest’ultimo, nonostante fosse in regime degli arresti domiciliari in uno stabile di via Giusti, fusorpreso dai Falchi a spacciare lanciando le dosi dal balcone.
Gli agenti nel corso dei numerosi servizi di appostamento avrebbero notato la loro costante attività di spaccio che avrebbe avuto come base lo stesso stabile teatro della precedente operazione antidroga per spingersi fino alla vicina Piazza Messapia.
I Falchi avrebbero annotato le numerosissimecessioni di dosi di sostanza stupefacenti e per avere concreti riscontri avrebbero fermato – a debita distanza – alcuni acquirenti, recuperando e sequestrando la cocainaappena acquistata.
Dopo alcuni giorni di intensi servizi di appostamento, i poliziotti hanno deciso di porre fine a questa presunta attività di spaccio bloccando uno dei due sospettati mentre stava cedendo una dose preconfezionata di droga ad un suo ennesimo cliente e successivamente fermando anche il suo complice.
Contemporaneamente un altro equipaggio dei Falchi con molta difficoltà è riuscito ad entrare nello stabile individuato come presunta base dell’attività di spaccio.
Salendo la rampa di scale i poliziotti hanno incrociato una giovanissima ragazza che in tutta fretta voleva lasciare il condominio.
Atteggiamento che ha insospettito ancor di più i polizotti che l’hanno fermata nonostante il suo esplicito rifiuto a sottoporsi al controllo. Il suo atteggiamento per nulla collaborativo ha ancor di più insospettito gli agenti che hanno insistentemente chiesto di collaborare alle indagini. La giovane vistasi alle strette non ha potuto far altro che consegnare un rotolo di banconote che aveva occultato sotto il suo abbigliamento. La somma recuperata, 1.500 euro in banconote da 50 euro, è stata poi sequestrata perché ritenuta probabile provento dell’illecita attività.
Al termine dell’operazione i due fermati sono stati accompagnati negli Uffici della Questura per tutti gi accertamenti del caso.
Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, i due sono stati arrestati ed accompagnati presso la locale Casa Circondariale.
Si ribadisce per gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.