L’intelligenza artificiale (IA) è la scienza che studia come far fare alle macchine cose che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana, come capire il linguaggio, riconoscere le immagini o prendere decisioni. Nel 2024, l’IA si evolverà in modo radicale, diventando sempre più personalizzata e integrata nella nostra vita.
Questo significa che l’IA si adatterà ai nostri gusti, bisogni e sentimenti, e potrà comunicare con noi in modo più naturale e umano. Questo progresso si vede già ora in diversi ambiti, come i chatbot, che sono dei programmi che ci parlano online, o gli assistenti intelligenti, che sono dei dispositivi che ci aiutano a fare varie cose, come cercare informazioni, impostare sveglie o controllare le luci di casa. A proposito di questo, tra poco Assistant di Google integrerà definitivamente Bard, diventando ancora più “umano” nelle sue relazioni.
Cosa è successo nel 2023?
Facendo un passo indietro e tornando al 2023, un altro cambiamento importante è stato la creazione di modelli linguistici open source, che sono dei programmi che possono generare e capire il linguaggio scritto e parlato. Questi programmi sono stati resi disponibili gratuitamente per tutti, permettendo a chiunque di usarli e modificarli per i propri scopi. Questo rappresenta un passo avanti verso la democratizzazione dell’IA, cioè il fatto che l’IA sia accessibile e utile a tutti, e non solo a pochi esperti o aziende. La disponibilità di questi modelli linguistici open source ha aperto nuove possibilità per progetti educativi e imprenditoriali, che possono sfruttare la potenza dell’IA per creare nuovi servizi e prodotti.
La situazione sui Social
Nel campo dei social media, una novità significativa è l’ascesa degli influencer virtuali e degli avatar digitali. Il nome di Aitana Lopez è ormai conosciutissimo per citare un esempio immediato. Da poco più di una settimana è arrivata anche l'”italianissima” Francesca Giubelli. Questi sono dei personaggi creati al computer, che sembrano persone reali, e che interagiscono con noi online. Questi personaggi non sono solo dei modi divertenti di esprimersi, ma possono anche fornire supporto tecnico in vari contesti, come insegnarci qualcosa, o fare delle presentazioni. L’obiettivo nel 2024 è di rendere questi personaggi sempre più realistici, migliorando l’esperienza dell’utente in diverse situazioni.
Si può regolamentare l’Intelligenza artificiale?
A livello normativo, ci sono dei tentativi di regolamentare la diffusione e lo sviluppo dei sistemi di IA. Questi sono dei criteri e delle regole che stabiliscono cosa si può e non si può fare con l’IA, per garantire la sicurezza, la privacy e l’etica. Questi requisiti normativi, che cambiano da paese a paese, porteranno le organizzazioni a essere più caute nell’introdurre l’IA, aumentando il valore nel tempo dei loro investimenti in questa tecnologia.
Integrazione sempre più evidente
In termini di presenza e impatto, l’IA è diventata più diffusa e integrata in dispositivi quotidiani come computer e smartphone. I prossimi computer monteranno al posto del tasto Windows, quello per l’immediato accesso a Copilot, rendendo ancora più accessibile questa IA di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente a questo che leggete. Come già scritto sopra, integrando Bard nel suo assistente, quest’ultimo sarà accessibile immediatamente via Smartphone Android. Questa integrazione sta migliorando l’efficienza energetica e la personalizzazione tecnologica, rendendo i dispositivi più veloci e adatti alle preferenze degli utenti. Questa tendenza all’ubiquità, che significa che l’IA è presente ovunque ma non la vediamo, è una testimonianza della sua crescente importanza nella vita quotidiana.
Multimodalità e accessibilità per tutti
Infine, l’IA multimodale, che combina testo, immagini e audio, sta aprendo nuove frontiere. Questo tipo di IA ha applicazioni nella realtà aumentata, che è una tecnologia che aggiunge elementi virtuali alla realtà, nella realtà virtuale, che è una tecnologia che ci fa immergere in un mondo virtuale, e nella simulazione di sistemi fisici complessi, che è una tecnologia che ci fa capire come funzionano le cose. Inoltre, l’uso dei digital twin, che sono delle copie digitali di oggetti o processi reali, basate sull’IA e sui dati raccolti da sensori, sta diventando sempre più importante in settori come l’industria e l’energia, migliorando le decisioni (cito come esempio il camerino virtuale sempre più presente in molti siti ecommerce) e la qualità dei prodotti.
Riepilogando
In sintesi, il 2024 si prospetta come un anno di grande progresso e innovazione nel campo dell’IA, con conseguenze che vanno oltre la tecnologia stessa, influenzando il nostro modo di vivere, lavorare e interagire. Non possiamo attendere i tempi lentissimi, che in Italia aggiornano i programmi scolastici e universitari. Mai come ora è il momento dell’autoformazione per comprendere a pieno i benefici di questi strumenti. Non dobbiamo comportarci come i cocchieri, che nei primi del novecento avversarono senza successo l’avvento delle vetture con il motore a scoppio. Non servirebbe a nulla.