L’intelligenza artificiale (IA) è una delle tecnologie più rivoluzionarie e promettenti del nostro tempo. Ma cosa significa esattamente e come possiamo usarla al meglio? In questo articolo, cercheremo di rispondere a queste domande, smentendo alcune leggende metropolitane e offrendo alcuni consigli pratici.
Cos’è l’intelligenza artificiale?
Ho affrontato questo argomento nel primo post scritto per Tarantini Time, ma è bene fare un riepilogo utile a chi se lo fosse perso: l’intelligenza artificiale è la capacità di un computer di eseguire compiti che normalmente richiedono l’intervento umano, come il riconoscimento di immagini, il linguaggio naturale, la pianificazione e la creatività. L’IA si basa su algoritmi che apprendono dai dati e migliorano le proprie prestazioni con l’esperienza. L’IA può essere usata per automatizzare processi, fornire assistenza, generare contenuti e molto altro.
Quali sono i limiti e le sfide dell’intelligenza artificiale?
Tuttavia, l’IA non è una soluzione magica che può fare tutto. Ha dei limiti e delle sfide, come la qualità e la quantità dei dati, la sicurezza e la privacy, l’etica e la responsabilità, la comprensione e la spiegazione, la generalizzazione e l’adattamento. L’IA richiede anche una guida umana per definire gli obiettivi, i criteri e i vincoli delle sue applicazioni. Non può sostituire il pensiero critico, la creatività e il giudizio umano.
Come interagire con l’intelligenza artificiale?
Per usare l’IA in modo efficace e responsabile, è necessario capire come funziona, quali sono i suoi vantaggi e i suoi rischi, e come interagire con essa. Un modo per farlo è usare degli strumenti di IA che offrono un’interfaccia conversazionale, cioè che permettono di comunicare con l’IA tramite il linguaggio naturale, scritto o parlato. Questi strumenti possono essere integrati con il sistema operativo, le applicazioni o il web, e possono offrire diverse funzionalità, da quelle più semplici a quelle più avanzate.
Per usare questi strumenti, è necessario attivarli sul proprio dispositivo, seguendo le istruzioni fornite dai rispettivi sviluppatori. Una volta attivati, è possibile accedere a questi strumenti tramite una scorciatoia da tastiera, un’icona sulla barra delle applicazioni, un comando vocale o un sito web. È possibile anche personalizzare lo stile della conversazione, scegliendo tra diversi toni di chat, come preciso, equilibrato o creativo. Per interagire con questi strumenti, basta digitare o pronunciare la propria richiesta nella barra di ricerca, e lo strumento risponderà con una soluzione, una domanda o una proposta. Lo strumento è in grado di capire il contesto, il tono e l’intento della richiesta, e di adattare la sua risposta di conseguenza. Lo strumento è anche proattivo, e può suggerire azioni o informazioni utili in base alla situazione.
Da quali intelligenze artificiali partire per imparare da zero?
Anche se più di qualcuno di voi ha già compiuto i primi passi nel mondo delle Intelligenze Artificiali, immaginiamo per un momento che qualcuno stia iniziando ora il suo viaggio e desideri esplorare questo affascinante campo. Da dove cominciare? Ecco alcuni strumenti di IA che potrebbero interessarvi:
– ChatGPT 3.5: Questa IA, basata su GPT di OpenAI, eccelle nella programmazione, nella logica e nella creatività. È un ottimo compagno per ottenere risposte tecniche complete e idee creative sorprendenti. Puoi sperimentarlo gratuitamente o optare per la versione a pagamento GPT-4, che offre ancora più potenza. Puoi accedere a ChatGPT 3.5 tramite il sito web https://chat.openai.com/.
– Copilot: Come abbiamo visto, Copilot è un’IA completa che può persino generare immagini da descrizioni testuali attraverso DALL-E. Con diverse modalità di conversazione e fonti verificabili, è una risorsa affidabile per ricerche approfondite grazie all’accesso alla rete. Può essere impostato per ottenere risultati precisi, equilibrati o più creativi, ma ricorda sempre di verificare il contenuto prodotto per evitare errori grossolani. Puoi accedere a Copilot tramite il sito web https://copilot.microsoft.com/ o tramite Windows 11.
– Google Bard: Bard è un’IA che può generare testi in rima, come poesie, canzoni o slogan. Bard ha il potenziale per diventare molto interessante ora che ha Gemini Pro come sistema, ma al momento è la più debole delle tre. A differenza delle altre due, non ha un’app dedicata, ma le cose potrebbero cambiare in futuro. Puoi accedere a Bard tramite il sito web https://bard.google.com/.
Naturalmente, se hai bisogno di Intelligenze Artificiali più specializzate per compiti specifici, ci sono opzioni come BERT di Google per la ricerca semantica o GPT-4 per un’esperienza di livello superiore (quando riapriranno le iscrizioni). Prima di immergerti in AI più specifiche, ti consiglio di esplorare ChatGPT, Copilot e Google Bard. Questi strumenti offrono un’opportunità eccellente per acquisire una comprensione approfondita delle Intelligenze Artificiali e migliorare le tue capacità di comunicazione con queste tecnologie all’avanguardia.
Cosa ci aspetta nel prossimo futuro?
L’intelligenza artificiale è una tecnologia che può arricchire la nostra vita e il nostro lavoro, se usata bene e con consapevolezza. Per farlo, dobbiamo capire come funziona, quali sono i suoi limiti e le sue sfide, e come interagire con essa. In questo articolo, abbiamo visto un esempio di strumento di IA, Copilot, e alcuni altri strumenti che potrebbero aiutarci a imparare da zero. Speriamo che queste informazioni vi siano state utili e vi invitiamo a continuare a seguire il nostro sito per altre novità sul mondo dell’IA e dell’informazione locale.