Migliorano le condizioni dei tre feriti dell’incidente di ieri sera nel Tarantino sulla statale 100 per Bari all’altezza di Mottola, incidente con 4 morti, di cui 3 militari dell’Esercito che rientravano a casa e l’autista di un van.
I tre feriti, invece, sono due militari, che viaggiavano nella stessa auto dei colleghi deceduti, una Fiat Multipla, e il passeggero del van. L’impatto è stato frontale tra i due veicoli lungo un tratto rettilineo a 500 metri dallo svincolo per Mottola.
Dei due militari feriti, entrambi del tarantino, quello che aveva le condizioni più critiche, è stato sottoposto nell’ospedale di Taranto ad un lungo intervento chirurgico finito nelle prime ore del mattino e adesso sarebbe fuori pericolo anche se la situazione è in costante monitoraggio. Migliorate, inoltre, le condizioni dell’altro militare ferito, mentre ferite non gravi ha riportato il passeggero del van. Sull’ennesima tragedia della statale 100, diverse le reazioni istituzionali e politiche volte soprattutto a sollecitare l’avvio dei lavori (promessi da anni) per la messa in sicurezza dell’arteria da parte dell’Anas, dove, tra l’altro, stamattina intorno alle 5 c’è stato un altro sinistro: un Tir contro un furgone, bilancio un ferito non grave. Stamattina sulla sicurezza stradale si è tenuto un vertice in Prefettura, già calendarizzato prima dell’incidente di ieri.
“La sicurezza non è un bene barattabile: dobbiamo promuoverla con i nostri comportamenti personali, ma anche con azioni che sollecitino le istituzioni, tutte, a fare il loro dovere”, ha dichiarato il presidente della Provincia e sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. I quattro deceduti sono Alberto Battafarano, di 42 anni, di Taranto, Domenico Ruggiero, di 51, di Statte (Taranto) e Cosimo Aloia, di 50, di Montemesola (Taranto). Tutti militari.
Bersaglieri del settimo battaglione della Brigata Pinerolo. La quarta persona deceduta è l’autista del van, Francesco Clemente, 60 anni, di Bari.