La mitologia è da sempre parte essenziale nelle narrazioni di ogni epoca: miti, culture e tradizioni di ogni popolazione sono da secoli tramandate e celebrate attraverso i più diversi mezzi espressivi. Non sorprende quindi che media relativamente giovani si rivelino in grado di proseguire il lavoro svolto da tempo immemore tramite scritti e musica, continuando a mettere in scena le più varie ambientazioni mitologiche.
È il cinema che, storicamente, rappresenta la massima forma espressiva per trattare ambientazioni mitologiche: se in tempi recenti non si può che pensare alle divinità norrene protagoniste dei film Marvel, che sono comunque in origine personaggi dei comics, da sempre la versatilità del cinema ha permesso al grande schermo di ospitare le più diverse opere mitologiche. Basti pensare alla serie de La Mummia, nata come remake dell’omonima pellicola del 1932 ma rivelatasi in grado di affrontare la mitologia egizia in modo decisamente originale, a metà strada tra l’action e il comedy. Sulla mitologia greca è invece basato Troy, trasposizione dell’Iliade omerico che, nonostante un cast di primissimo piano, non riesce a rendere giustizia all’immortale mito letterario. Sempre a proposito di mitologia greca, nell’animazione non può che citarsi Hercules, classico Disney basato sulle avventure del semidio greco Ercole.
In anni più recenti, invece, è il videogioco a ospitare un gran numero di opere basate sulle più varie mitologie: si tratta di una conseguenza della più generale crescita del videogame come forma espressiva, e nel caso della mitologia rappresenta sicuramente il modo per creare opere con un alto grado di coinvolgimento. Pensiamo per esempio alla serie Assassin’s Creed: nata nel 2007, i vari capitoli che la compongono sono a metà strada tra la fantascienza e lo storico, con la mitologia che rappresenta idealmente il ponte tra le due. Nello specifico, fanno la loro comparsa divinità dei più diversi pantheon, da quello romano a quello norreno, mostrati come figure storiche appartenenti a una civiltà passata. A proposito di pantheon, proprio le diverse divinità sono al centro di Age of Mythology, spin off della fortunata serie Age of Empires: al centro del gameplay in quest’occasione ci sono divinità venerate da diverse civiltà, che danno vantaggi differenti ai loro devoti. Nessun genere videoludico è immune al fascino delle ambientazioni mitologiche, nemmeno quelli più casual: basti pensare alle slot machine. Si tratta di un classico il cui gameplay ben si presta a essere rielaborato in decine di temi diversi: non a caso, le slot tematiche rappresentano una delle categorie più apprezzate nell’offerta degli operatori specializzati in rete. Gli esempi sono numerosi, e solo per citarne alcuni possiamo pensare a Tomb of Ra, Age of Athena, Cyclops Smash o a serie come Age of the Gods. Non mancano esempi nemmeno nel caso di videogiochi più narrativi, come la storica serie God of War: inaugurata nel 2005, la serie è composta da capitoli basati su un protagonista spartano che, per differenti motivi, si trova contrapposto a dei ed eroi della mitologia greca, con un excursus nella mitologia norrena al centro degli ultimi due apprezzati capitoli.
Rimanendo alla mitologia norrena, possiamo guardare al mondo dei comics: è proprio il fumetto infatti a essersi fortemente ispirato ad alcune delle più note divinità nordeuropee. Negli anni ’60 l’allora giovane Marvel Comics, grazie ad alcuni autori destinati a diventare leggende del fumetto, introdusse alcuni personaggi ancora oggi iconici grazie ai loro recenti passaggi sul grande schermo. In particolare Thor, dio del tuono norreno che, nei fumetti Marvel, entra a far parte del più importante gruppo di supereroi. Non mancano nemmeno Odino e Loki, divinità nordiche padre e fratellastro di Thor che, con gli stessi rapporti familiari, sono apparse in diverse circostanze sulle pagine a fumetti. Si può anche pensare a Moon Knight, fortemente legato alla mitologia egizia che ispira storie e coprotagonisti dei fumetti che lo vedono protagonista. In casa DC Comics, da sempre l’editore in competizione con Marvel, non mancano esempi: tra i tanti sicuramente Wonder Woman, principessa amazzone legata all’omonimo mito e più in generale alla mitologia greca. Vale la pena citare anche una delle più amate opere popolari giapponesi, l’iconico Dragon Ball di Akira Toriyama: per il protagonista, Son Goku, il mangaka si è ispirato al mito cinese di Sun Wukong, leggendario monaco guerriero dalle fattezze scimmiesche. Non a caso il protagonista del manga appartiene a una razza dotata di coda che si può trasformare in scimmia, e proprio come la figura mitologica è armato di un bastone magico in grado di allungarsi e si sposta su una nuvola volante.