Si è spenta oggi Celeste Fortunato, paladina dell’ambiente da sempre in prima linea nella lotta all’inquinamento. La donna era affetta da una grave forma di leucemia diagnosticata nel 2021. Aveva 45 anni.
La storia della sua malattia è raccontata nel libro “All’alba della primavera. Storia di un’avventura oncologica”.
“Ciao Celeste Fortunato – ha scritto sui social Giustizia per Taranto – È con enorme dolore e profonda partecipazione che apprendiamo della morte di Celeste. Una donna che non ha mai accettato le ingiustizie che gravano sulla nostra città e che non si è mai limitata solo a lamentarsene. Celeste non era un’indifferente, ha sofferto sulla sua carne le pene inflitte alla nostra comunità e non si è mai lasciata scoraggiare dagli eventi contrari. Ha combattuto per cambiare le cose, per coinvolgere i nostri concittadini più rassegnati e lavorato costantemente alla costruzione di un fronte compatto che potesse dare valore a ciò che unisce, più che a ciò che divide. È stata parte integrante di uno dei progetti più concreti e fulgidi che Taranto sia riuscita a esprimere nelle lotte per la giustizia ambientale, che fu Piano Taranto, che resta a tutt’oggi una straordinaria traccia per la riconversione possibile.
Solo fino a qualche settimana fa abbiamo lavorato fianco a fianco nel Coordinamento Ambientale Taranto, da lei fortemente sostenuto e animato, strappando alla malattia ogni forza residua.
Un esempio di resistenza che continuerà a spargere semi di speranza e animare le battaglie di Giustizia per Taranto e di tutte le altre realtà con cui ha collaborato.
Inviamo al suo splendido figlio Egidio, al marito Enzo, alla sua famiglia e alla sua comunità di attivisti dei Tamburi combattenti il nostro abbraccio più sincero e affettuoso”.