A Massafra, dal 3 aprile sono nuovamente attivi i parcheggi a pagamento. Le “strisce blu “ sono state riattivate dall’amministrazione con il solo obiettivo di fare un facile guadagno (tra ticket e multe) a scapito di residenti e i commercianti , data la scarsità di stalli gratuiti..
I parcheggi a pagamento non risolvono il problema del traffico ma spostano i flussi veicolari nelle vie interne. La sola sosta a pagamento non decongestiona la viabilità urbana e non migliora l’accessibilità dei luoghi.
L’amministrazione non propone nessuna compensazioni per migliorare la mobilità, si impongono le strisce blu senza agevolazioni per i residenti, senza nessun miglioramento nel trasporto pubblico, senza l’aumento delle piste ciclabili, senza nessun azione per migliorare la mobilità sostenibile. L’obiettivo di Quarto resta sempre quello di introdurre una tassa indiretta che mette le mani nelle tasche dei cittadini.
Nel 2019 ci avevano provato di nuovo, aumentando il numero dei parcheggi a pagamento. Allora insieme al consigliere comunale Ida Cardillo, che era all’opposizione di Fabrizio Quarto, denunciammo l’accaduto e la scellerata politica sulla sosta ebbe un arresto.
Inoltre segnaliamo che il comunicato stampa diffuso dal Comune e la segnaletica posta vicino ai parcometri sono errati in quanto riportano tariffe sbagliate e vie sbagliate. Risulta a pagamento il lungovalle N.Andria che attualmente è inagibile (a causa degli infiniti lavori la cui ultimazione era prevista per il 22 settembre 2022) e che diverrà zona pedonale. A questo si aggiungono anche degli errori nella versione in inglese, vi è scritto in maniera errata “Parking area huorly rates” al posto di “Parking area Hourly rates” .
Se si vuole ridurre il traffico e l’inquinamento a Massafra bisogna fare investimenti seri sui tpl e sulla viabilità dando davvero la possibilità ai cittadini di muoversi in modo diverso e sostenibile. Bisogna rigenerare la città, ripensare le priorità e investire in mobilità. Servono soluzione per la viabilità non nuove tasse!