“A cosa è servita l’ultima, generosa elargizione di denaro pubblico ad Acciaierie d’Italia?”
Michele Mazzarano, Consigliere regionale del Partito Democratico commenta le ultime notizie giunte dal fronte sindacale in merito all’appalto dello stabilimento siderurgico ionico.
“Il fatto che un’azienda – prosegue il Consigliere – tra l’altro tra quelle che contano il maggior numero di dipendenti, attende il pagamento di fatture, scadute anche oltre i 180 giorni, per un totale di circa 17 milioni di euro, impone una seria riflessione. Le risorse pubbliche, ammontanti a 680 milioni, avrebbero dovuto quantomeno alleggerire lo stato debitorio della committente nei confronti delle aziende dell’appalto.
A quanto pare, le cose non sono andate così e purtroppo questo non sorprende. A dimostrarlo è il persistente stato di sofferenza in cui le realtà imprenditoriali continuano a vivere. Emblematica è la situazione in cui versa l’azienda “Ecologica”, costretta a comunicare che non potrà garantire la mensilità di marzo ai dipendenti e a interrompere il servizio all’interno della fabbrica per incapacità di far fronte ai costi.
I cronici e gravi ritardi di Acciaierie d’Italia continuano a stressare il tessuto economico del territorio legato allo stabilimento siderurgico e di conseguenza determinano un enorme disagio sociale per i lavoratori e per le loro famiglie”.
“Quello che sta accadendo conferma ancora una volta che nella gestione della fabbrica si continua ad assecondare la logica del profitto di una multinazionale che non si preoccupa affatto di rispettare il territorio e la comunità che lo abita. Per questo sarebbe auspicabile che il Governo e il Ministro Urso cambiassero l’orientamento di favore verso il socio privato di Adi e investissero nella crescita della componente pubblica per garantire investimenti per la sicurezza e l’ambiente, e nel rispetto dell’economia del territorio“.