Sequestro di droga, di armi da fuoco clandestine, di migliaia di euro di presumibile provenienza delittuosa e un arresto, è il bilancio di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dei reati concernenti gli stupefacenti che ha visto impegnato l’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Castellaneta (TA).L’attività in questione ha avuto inizio lo scorso pomeriggio, allorquando i militari hanno notato un 35enne che si muoveva in una palazzina del centro abitato. Ai Carabinieri non è sfuggito un piccolo ma determinante dettaglio: un lembo di una busta di plastica che fuoriusciva dalla cinta dei pantaloni. Motivo per cui hanno deciso di procedere ad una immediata perquisizione personale che sortiva esito positivo. Infatti, negli indumenti indossati dall’uomo hanno rinvenuto circa 10 gr. di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo “cocaina” contenuti in involucro in plastica, nonchè la somma contante di 1.360 euro, ritenuta presumibilmente provento di spaccio.Ma, l’azione dei Carabinieri non si è limitata alla sola perquisizione personale. La sorpresa c’è stata quando, procedendo anche alla perquisizione di un garage pertinente alla palazzina, hanno trovato altro stupefacente e diverse armi, tra cui una clandestina. Hanno, così, sequestrato: una pistola semiautomatica con matricola abrasa, una pistola scacciacani modificata in arma comune da sparo, cartucce da pistola di vari calibri, un involucro in cellophane contenente gr. 470 di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo cocaina, un panetto da 100 gr. di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo hashish, vari bilancini di precisione, coltelli sporchi verosimilmente di stupefacente, rotoli di nastro adesivo ed ulteriore materiale per il confezionamento della droga.L’attività infine, estesa anche alla sua abitazione, ha permesso di rinvenire la somma contante di 9.585 euro in banconote vario taglio, ritenuta anch’essa di provenienza illecita.L’uomo, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, veniva tratto in arresto ed associato alla casa circondariale di Taranto, mentre la sostanza stupefacente è stata inviata al Laboratorio di Analisi del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto e il denaro depositato sul un libretto giudiziario, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.