Lo scorso 2 maggio presso la clinica d’Amore Hospital di Taranto è stato eseguito un delicato e complesso intervento chirurgico, uno dei pochi realizzati in Italia, eppure nella città dei Due Mari, una equipe di eccellenze e professionisti di medicina e ingegneria, hanno risolto con successo un caso davvero particolare.
Possiamo parlare di tecnologia all’avanguardia in sala operatoria. È stato infatti ricostruito con un trapianto mandibolare “custom Made”, il volto di una donna di 39 anni, affetta da metastasi mandibolare conseguente a un carcinoma della mammella.
L’intervento chirurgico, tra i pochi del genere eseguiti in Italia, ha avuto una durata di circa 4 ore ed è stato portato a termine con successo, dall’equipe coordinata dal dottor Santino Ferrara, di origini montemesoline, con il supporto della dottoressa Cristina Picheca e del professor Alfredo Procaccini.
«La realizzazione della protesi – racconta il dottor Ferrara a Tarantini Time – è stata resa possibile dalla collaborazione tra ingegneri e chirurghi che, grazie all’elaborazione delle immagini ottenute mediante tomografia computerizzata ed applicando il sistema di mirroring (riproduzione speculare dell’emimandibola sana) ha permesso la realizzazione di tale dispositivo».
Insomma, parliamo di un intervento davvero complesso dove preparazione, professionalità e alta tecnologia hanno permesso di risolvere un caso assai complesso che ha restituito il sorriso e una vita tranquilla a una giovane paziente.
L’intervento è stato svolto con protocolli di sicurezza altissimi. Infatti, altro device utilizzato durante l’intervento chirurgico è stato “L’Operio Mobile” una unità ad aria sterile che ha assicurato che sia il sito chirurgico che la ferita restassero sterili per l’intera procedura.
L’assistenza anestesiologica gestita dal dottor Pierpaolo Dambruoso e dal personale di sala operatoria, ha visto il succedersi di una duplice ventilazione meccanica, dapprima oro-tracheale per poi passare ad una ventilazione attraverso tracheostomia.
«È stato necessario dosare adeguatamente i farmaci anestetici per garantire l’autonomia ventilatoria post- operatoria» ha commentato il dottor Dambruoso.
Insomma, una sinergia unica che ha portato anche a Taranto una nuova procedura all’avanguardia.
«I vantaggi di questa nuova procedura sono molteplici – spiega ancora il dottor Ferrara -: riduzione delle complicanze, minor rischio di rigetto, minore invasività, migliore simmetria del volto ed un recupero immediato nel post operatorio delle capacità fonatorie, deglutitorie e respiratorie. Le protesi custom Made – conclude – offrono la possibilità a gravi pazienti oncologici o dismorfici di sottoporsi ad interventi ricostruttivi complessi aprendo la strada, su scala più ampia, a strutture ossee personalizzate per altre sedi del nostro corpo».