Il progetto Agromed è finalmente ai nastri partenza, pronto a scattare verso la creazione del polo logistico e produttivo dell’agroalimentare di Terra Ionica.
E’ stato infatti siglato questa mattina, il passaggio di consegne ufficiale dello stabilimento ex-Miroglio tra l’Avv. Giovanni Gugliotti, sindaco di Castellaneta, e il Dott. Vincenzo Cesareo, presidente di Agromed, la società benefit interamente partecipata dalla Camera di Commercio di Taranto, finanziata dal CIPE con un importo di circa dieci milioni di euro, per la realizzazione di una unita’ produttiva coerente con il piano nazionale «Impresa 4.0».
Superata l’empasse legata al cambio di governance dell’Ente camerale ionico e con la presa in possesso dello stabilimento di Castellaneta, Agromed scalda i motori e avvia le procedure per la redazione del piano industriale, del progetto esecutivo di rifunzionalizzazione dello stabilimento e l’assunzione a tempo indeterminato di 28 unità tra la platea ex Miroglio, dando seguito all’accordo stipulato il 30 aprile 2020 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e gli altri attori istituzionali intervenuti, tra cui Comune, Regione Puglia e sindacati.
A Palazzo di Città non viene nascosta la soddisfazione per questo per questo storico passaggio, atteso con premura dopo aver adempiuto ad inizio 2021 all’impegno di bonificare interamente il sito industriale e che mette la parola fine alla vertenza Miroglio.
«Con la disponibilità dello stabilimento – commenta il primo cittadino di Castellaneta, Giovanni Gugliotti, – si avvia definitivamente l’investimento di Agromed e diamo un messaggio di speranza al territorio, con la reindustrializzazione del sito e il ritorno in fabbrica dei lavoratori, protagonisti di una nuova stagione di sviluppo del territorio fondata sulla nostra naturale vocazione alle produzioni di eccellenza dell’ortofrutta».
Agromed, infatti, ha come obiettivo operativo quello di allungare la vita di scaffale dei prodotti, attraverso la produzione della cosiddetta quarta gamma, ovvero lavorazioni di verdure e gli ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici di minima entità finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione. Tra le attività operative è prevista anche la sgusciatura delle mandorle usando criteri di economia circolare, con la valorizzazione del mallo e del guscio a fini energetici, con il coinvolgimento in particolare dei produttori locali.
Ma vi è di più, nella strategia di Agromed grande attenzione è riservata anche alle sinergie con il turismo, per riprendere un’idea che in Puglia si è già rivelata vincente e integra il meglio della cultura, agroindustria ed enogastronomia partendo dall’agricoltura e facendo dei percorsi esponenziali in grado di attrarre e conquistare pubblico e mercati.
«Ringraziamo il Comune di Castellaneta e l’azionista Camera di Commercio – aggiunge il presidente di Agromed, Vincenzo Cesareo, – per averci consentito di sbloccare lo stallo sull’acquisizione dello stabilimento. Ora siamo pronti a metterci alacremente a lavoro per far diventare Agromed un fiore all’occhiello per la nostra agroindustria, un connubio fra industria e agricoltura per far sì che oltre le economie industriali consolidate, possano finalmente valorizzarsi le vocazioni naturali del territorio».