Essere sul campo, tra la gente, aiutando i cittadini a conferire correttamente rifiuti, a sensibilizzare i nuovi utenti su cosa e come dividere in base al tipo di frazione, fornire ausilio ai commercianti in sede di gestione dei rifiuti. Con la consegna del kit e del materiale utile per le attività di sensibilizzazione alla cittadinanza sulla raccolta differenziata, prende il via il progetto di Kyma Ambiente e Comune di Taranto che vede protagonisti 25 percettori di reddito di cittadinanza. I beneficiari, dopo un periodo di formazione e preparazione, verranno impiegati in attività di supporto e divulgazione in tema di raccolta sostenibile dei rifiuti. Le 25 unità verranno impiegate a partire dai prossimi giorni, per 16 ore settimanali, per una durata complessiva di un anno.
Queste «sentinelle per l’ambiente», tra i loro compiti, dopo una serie di sopralluoghi effettuati con gli ispettori ambientali di Kyma Ambiente, dovranno segnalare le utenze commerciali più virtuose nella raccolta differenziata. I negozi che meglio si distingueranno in questa tematica, riceveranno il bollino verde di Kyma Ambiente: una sorta di marchio di qualità da poter esporre a testimonianza che in quell’attività viene svolta correttamente la differenziazione dei rifiuti. Un riconoscimento simbolico ma di grande rilevanza, una maniera per diffondere le buone pratiche in questa vera e propria rivoluzione che sta affrontando la città di Taranto. I negozi più «ricicloni» verranno promossi attraverso i canali social di Kyma Ambiente e saranno ambasciatori positivi della campagna di comunicazione per la promozione della raccolta differenziata.
Il programma che vede coinvolti i percettori di reddito di cittadinanza è stato concretizzato grazie all’avviso pubblico emanato dal Comune di Taranto nel 2020 con cui si raccoglievano manifestazioni di interesse da parte di enti e privati a presentare i cosiddetti PUC: Progetti Utili alla Collettività. In tal senso, l’amministrazione comunale in carica in quel periodo aveva già intercettato la possibilità offerta dalla legge 26/2019 di sostenere progetti e attività per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale impiegando i percettori di reddito di cittadinanza.
Il progetto di Kyma Ambiente era stato accolto e da lì nasce l’accordo di collaborazione che prevede l’impiego dei soggetti coinvolti in attività di supporto nella gestione di giornate per la sensibilizzazione dei temi ambientali, informazione nei quartieri sulla raccolta differenziata, riqualificazione di aree come parchi, litorali, luoghi di sosta e transito. Queste mansioni non sono assimilabili a lavoro subordinato, ma si tratta di attività previste dal Patto per il Lavoro o dal Patto per l’Inclusione Sociale.
«Siamo tra le poche aziende partecipate in tutta Italia ad adottare una misura di questo tipo» commenta il presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli. «Questo progetto ha un doppio vantaggio, sia per chi ne sarà protagonista, sia per gli ambiti che verranno potenziati. E avremo la possibilità di ampliare la nostra opera finalizzata al miglioramento della raccolta differenziata. Siamo felici perché con queste attività si fortifica la dignità dei partecipanti».