Sono giorni che sulla stampa locale e nazionale si stanno esaltando i programmi che avrebbero finalmente risolto la grave crisi dello stabilimento Leonardo di Grottaglie.
Il Programma VX4, il drone europeo “EuroMale”, il drone ad energia solare, sono sicuramente dei progetti fantastici. Ma quali le ricadute per Grottaglie nel breve periodo, nel secondo semestre del 2022?
È vero che le quotazioni in Borsa, alla luce di queste notizie, sono aumentate. Viene appunto il sospetto che l’obiettivo di questi annunci sia il mercato azionario e non l’occupazione per il progresso e lo sviluppo del territorio.
Sembra infatti che si stia dimenticando il prezzo della grave crisi che sta pagando duramente lo stabilimento di Grottaglie con 1.049 lavoratori in cassa integrazione per tre mesi. E, soprattutto, nessuno si pone la domanda: fra tre mesi (quando si esaurisce la CIG) quale è il destino di questi lavoratori e quali le prospettive future? E delle imprese e dei 400 posti di lavoro dell’indotto perché nessuno ne parla?
Bisogna avere il coraggio di dire, per esempio, che la tecnologia del volo elettrico a decollo verticale e corto (appunto Programma VX4) è ancora nella fase di ingegnerizzazione, sperimentazione e autorizzazione. Per arrivare alla fase di produzione industriale, a regime, potrebbero occorrere anche molti anni.
E allora l’onorevole Cassese, che insieme al Sindaco D’Alò si accontentano di aver avuto il “privilegio” di sapere in anticipo questi stupefacenti progetti, perché tacciono sulle future prospettive?
Forse perché evidentemente sono consapevoli della scarsa incisività che hanno nei confronti della Regione Puglia e del governo nazionale.
Il Sindaco dia seguito alla proposta che più volte ho avanzato di coinvolgere tutte le istituzioni del territorio, parlamentari e consiglieri regionali, convocando contestualmente i Consigli Comunali dei Comuni limitrofi allo stabilimento e si costruisca una rete con quelli dove insistono gli stabilimenti di Leonardo Aerostrutture: Grottaglie, Foggia, Pomigliano e Nola.