«Dal 1800 la storia racconta l’inizio di questa tradizione e allo stesso modo vogliamo e ci batteremo affinché questo “fuoco” non venga mai spento in quanto identità storica della nostra Città, perfettamente consapevoli che tutto questo possa in tempi meno critici portare a un turismo religioso invernale che abbia di riflesso un incremento a livello economico per tutte le attività grottagliesi, aspettandoci fiduciosi che nessuno possa cadere nell’ovvio facendosi promotore di critiche futili».
Lo fa sapere in una nota l’associazione “Gli amici della Fo’cra”
«Posso garantirvi – dice il presidente – che affinché tutto possa scorrere nel pieno rispetto delle leggi e delle norme vigenti causa covid, abbiamo dovuto richiedere e ottenere tutto ciò che potesse garantirci la totale approvazione sotto tutti i punti di vista. E’ stata fatta richiesta e ci è stata concessa dall’egregio proprietario il sign. Magazzile, la possibilità di utilizzare nuovamente l’area per la costruzione. In seguito abbiamo stipulato per ogni membro dell’associazione, pagando di tasca nostra, un’assicurazione e ottenuto tutte le varie e necessarie concessioni e annessi piani di sicurezza affinché tutto possa essere svolto nel rispetto di tutto e tutti. Invitiamo la cittadinanza e chiunque voglia, a guardare l’accensione della Fo’cra trasmessa sui canali social grazie ai nostri volontari. Mai come in questi ultimi anni abbiamo bisogno di calore umano e di sentirci parte di una comunità e crediamo che nel momento in cui la fiamma esca e la Fo’cra prenda fuoco, San Ciro possa essere il tramite affinché questo sia possibile. Evviva San Ciro e tutta la nostra meravigliosa comunità grottagliese»