Giornata di lavori molto intensa e interessante, a Lipsia, per il sindaco Rinaldo Melucci e la delegazione del Comune di Taranto, in occasione dell’assemblea annuale di Eurocities, l’importante network che raccoglie più di 200 tra le più grandi città europee. Tra le tante autorità municipali del continente, dell’UE, e dell’OECD, ha preso parte ai lavori anche il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans.
Tra i temi di questa prima conferenza, dall’ingresso di Taranto in Eurocities, la connessione delle politiche urbane con la COP26, la centralità delle azioni poste in essere dalle grandi città in Europa per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità per il decennio, di neutralità climatica, di trasporto pubblico innovativo e di equità sociale nelle nostre comunità.
È stata l’occasione per stringere relazioni formali con realtà europee che stanno attraversando la stessa complessa transizione economica ed ecologica di Taranto e per scambiarsi buone pratiche in questo senso. Nella sessione pomeridiana il primo cittadino ionico si soffermerà in tavoli specifici con il sindaco di Tirana, Erion Veliaj, e con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, presidente di Eurocities e unico altro sindaco italiano presente all’assemblea generale di Lipsia.
«Nelle nostre battaglie per la riconversione della grande industria e nei nostri sforzi quotidiani per dotare Taranto di una qualità della vita di standard europeo e di un nuovo modello di sviluppo sostenibile, ci siamo resi conto che abbiamo bisogno di fare sistema con altre città e con le istituzioni europee – ha dichiarato soddisfatto a margine dei lavori in Germania il sindaco Rinaldo Melucci -. L’attuale pandemia, la perdurante crisi economica, la sfida per il cambiamento climatico stanno dimostrando che il futuro si scrive nelle città, che saranno i grandi centri urbani a orientare le politiche nazionali e comunitarie. E noi siamo felici di aver posizionato Taranto in questo contesto, di aver aperto un canale diplomatico con i grandi centri decisionali internazionali, di avere oggi a sostegno delle nostre ragioni sulla transizione giusta la rete delle più importanti città europee».