È prevista nella mattinata di oggi la sottoscrizione, da parte dell’avv. Fedele Moretti e delle altre parti del giudizio, della formale rinuncia alla impugnazione della sentenza del Consiglio Nazionale Forense che, avendo recepito il principio di diritto enunciato dalla Suprema Corte, ne ha dichiarato la ineleggibilità.
Questo atto mette al sicuro l’Ordine degli Avvocati di Taranto da eventuali impugnazioni sulle spese processuali e dà efficacia alla sentenza.
Nel lasciare il posto di consigliere e, conseguentemente la carica di Presidente, l’avvocato Fedele Moretti si è detto sereno in quanto certo di essere stato eletto esercitando un suo diritto, così come affermato prima dalla Commissione Elettorale, poi dallo stesso Consiglio Nazionale Forense in primo grado.
Avrebbe potuto ancora oggi impugnare la sentenza, ma ha preferito evitare che l’Ordine degli Avvocati di Taranto fosse trascinato ulteriormente in una querelle incentrata sulla sua persona.
Ha quindi ringraziato tutti i colleghi che lo hanno votato nel 2019, sancendo un successo netto ed incontestabile della sua squadra, con una maggioranza che è arrivata a contare ben 19 consiglieri su 21.
A loro si è rivolto Fedele Moretti, in occasione della ultima Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, ringraziandoli per il sostegno leale e l’opera che ha permesso all’Ordine di ottenere risultati sinora mai raggiunti, ancora più importanti perché realizzati in un periodo drammatico come quello della emergenza Covid.
«Sono stati questi due anni intensi – ha detto Fedele Moretti – in cui il Consiglio si è adoperato con tutte le proprie forze per attuare quelli che erano gli obiettivi prefissati: abbiamo dato all’Ordine degli Avvocati di Taranto una migliore organizzazione interna, partendo dal risanamento economico, dalla riorganizzazione degli uffici e del personale dipendente, implementando le dotazioni informatiche, dando una impronta più agile al lavoro delle commissioni consiliari, potenziando gli Uffici di Presidenza e di Segreteria, con ampie deleghe ai Consiglieri, che hanno lavorato quasi tutti con l’unico scopo di rendere un servizio agli iscritti, in totale sintonia e limpidezza di rapporti».
Dal punto delle attività esterne, il Consiglio è riuscito a far riacquistare autorevolezza alla categoria forense, fornendo una immagine di serietà ed affidabilità. Un risultato conseguito realizzando collaborazioni con gli Enti e le Istituzioni del territorio, non solo con gli Uffici giudiziari dunque, e con la partecipazione ai lavori del CNF e dell’OCF. Infine, il Consiglio ha avuto una rinnovata attenzione nei confronti di tutte le associazioni forensi presenti sul territorio.
«Lascio nella certezza di aver profuso in questo incarico – ha concluso Fedele Moretti – tutte le mie forze ed il massimo dell’impegno, sempre e soltanto nell’interesse della categoria. Naturalmente il mio impegno non termina qui, resto come sempre al servizio dei colleghi e della intera comunità jonica, ci sono nuovi progetti all’orizzonte da realizzare.»