Il Salone Nautico di Puglia dello SNIM di Brindisi consacra se mai ce ne fosse bisogno una tendenza sempre più indispensabile.
Se la Puglia pensa di crescere anche dal punto di vista turistico deve cominciare a ragionare sulla navigazione elettrica.
Di “Propulsione Nautica Sostenibile: fuel cell, elettrico e soluzioni ibride. La Puglia come polo di eccellenza per lo sviluppo e la produzione” si è parlato, infatti, nell’incontro promosso da Assonautica Terre di Brindisi, all’interno dello SNIM, e a cui hanno partecipato Giuseppe Danese, presidente di Assonautica e vice presidente vicario di Confindustria Brindisi, il presidente di Cetma, Francesco Saponaro, il capo dipartimento di UniSalento, Antonio Ficarella, Calogero Casilli, responsabile di Puglia Ora Zero e il ceo di Labruna srl, Massimo Labruna.
A quest’ultimo il compito di parlare di propulsione green partendo proprio dai poli d’eccellenza rappresentanti dalle aziende pugliesi.
“la Puglia può giocare un grande ruolo sulla mobilità nautica elettrica, con la visione di una nautica sostenibile a tutto tondo – ha detto Labruna che in Confindustria Bari ricopre anche il ruolo di responsabile della blue economy – e se vogliamo rispettare davvero l’ambiente non possiamo limitarci ad una visione con elettrificazione con i pacchi batteria, ma alzare l’asticella producendo idrogeno da fonti energetiche rinnovabili. Questa è la vera sfida, insieme alla creazione di e-porti pugliesi in cui l’energia di ricarica venga prodotta da rinnovabili, come le boe che sfruttano la forza cinetica del moto ondoso per produrre energia elettrica.
C’è poi il fattore produttivo e occupazionale vero e proprio.
La Fabbrica Isotta Fraschini di Bari è stata designata da Fincantieri come polo strategico per l’idrogeno – ha sostenuto Massimo Labruna – si tratta di crederci veramente e creare una filiera che faccia della Puglia un polo d’eccellenza in cui si sviluppano progettualità e cantieristica.