Grazie al Garden Club Taranto tornerà a fiorire il giardino adiacente la cappella dell’attuale Centro Ospedaliero Militare di Taranto, dove un tempo, prima della realizzazione dell’Arsenale Militare nel 1885, lungo l’antica via di Santa Lucia sorgevano le cosiddette “ville della delizia”, ovvero le ville Giovinazzi-Catapano e Capecelatro.
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza cui hanno partecipato il C.V. Fiorenzo Fracasso, direttore del Centro Ospedaliero Militare di Taranto, la dottoressa Anna Zella, presidente del Garden Club Taranto, e l’agronomo paesaggista Filippo Marroccoli che ha curato il progetto.
Presenti numerose autorità, tra le quali l’Ammiraglio Salvatore Vitiello, Comandante del Comando Marittimo Sud – Marina Militare, gli assessori comunali Annalisa comunali Annalisa Adamo e Paolo Castronovi, la consigliera Carmen Galluzzo Motolese, nonché i testimonial dei giardini nel concorso I Luoghi del Cuore Ilaria Turi e Benedetta Pilato, quest’ultima rappresentata dal papà Salvatore.
Sarà il Garden Club Taranto a finanziare la realizzazione del progetto che prevede la sistemazione a verde di questo antico giardino con la creazione di un artistico roseto. L’idea progettuale, infatti, è quella di rispettare e valorizzare l’impianto delle aiuole in cordoli in tufo esistenti in stile romantico-italiano, realizzando una collezione di rose antiche che, richiamando il toponimo originario del sito “ville della delizia”, sarà denominato “Roseto delle delizie”.
L’idea del roseto è nata da un lavoro di ricerca sui giardini storici di Taranto, dal quale è emerso che rose e rosmarini erano presenti nella fine dell’Ottocento anche nelle “ville della delizia”, come in gran parte delle ville storiche del Meridione.
Le rose più comuni erano rose antiche come Albéric Barbier, Rosa banksiae e Old blus; pertanto, ripercorrendo idealmente i giardini delle delizie che qui sorgevano, si è deciso di riproporre un giardino di rose antiche nel pieno rispetto dell’armonia originaria del luogo.
Le rose saranno accompagnate dalle cosiddette “piante compagne” che da sempre le accompagnano nei giardini, rosmarino e iris, entrambe estremamente resistenti alla siccità.
Nel sito è presente anche una antica fontana con il classico puttino, nella cui vasca saranno messe a dimora le tradizionali “Ninfea lutea”; nelle quattro aiuole centrali, infine, saranno piantati alberelli a sfera di Myrtus tarentina, richiamo al simbolo della città nonché al logo del Garden Club di Taranto.
Come detto, nell’insieme il progetto richiama i vecchi giardini di fine Ottocento, con tonalità di fioriture comprese in un mélange di rosa, salmone, albicocca, giallo; un tono di azzurro e celeste verrà dato dal rosmarino e dagli iris a marzo e aprile quando le rose sono ancora a riposo.
Oltre ad una delizia per gli occhi, a maturità il giardino sarà un conforto anche per l’olfatto: molte delle rose utilizzate, infatti, sono profumate, una fra tutte la Rosa gallica officinalis alla base di profumi ed acque di rosa sin dal medioevo.