“Il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Taranto, in riferimento alla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione, tenuto conto di tutto quanto esposto, rilevato e proposto, esprime giudizio negativo per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2020, risultando i dati contabili non coerenti con le verifiche effettuate”.
Il Collegio evidenzia la necessità di maggiori accantonamenti per complessivi euro 27.501.479,73 (3.599.565,50 + 23.881.513,00 + 20.401,23), somme non disponibili in avanzo libero.
I rilievi sono stati comunicati alla direzione finanziaria dell’Ente e alla Presidenza del Consiglio, affinché vengano adottate le opportune correzioni. Permanendo tale situazione, l’Ente risulta in disavanzo”.
Con queste parole si concludono le 45 pagine della relazione dei Revisori dei Conti rispetto all’anno scorso e, stando così le cose, ai sensi dell’art. 227, comma 2-bis e dell’art. 141, comma 2, del Tuel, la mancata approvazione del rendiconto comporta lo scioglimento del consiglio comunale. Ma non solo.
La Legge di Bilancio 2019 ha infatti stabilito che gli enti ritardatari non possono procedere ad assunzioni di personale finché perdura l’inadempimento.
Ci resta pertanto da sottolineare, ancora una volta, la condotta fallimentare di questa amministrazione che, evidentemente, non ha seminato la rinascita, ma solo mutui e debiti.
Amministrazione fallimentare, e non è ancora finita, nelle prossime settimane ci saranno altre sorprese e tanta gente dovrà chiedere scusa.
Altro che rinascita…