Tredici lavoratori che dopo il lock-down forzato imposto dalla pandemia e dopo mesi difficili di igienizzazione profonda, controlli e ansie oggi rischiano, beffardamente di subire un ulteriore effetto nefasto sulle loro vite, con la riduzione del 15% della loro retribuzione.
Sono gli addetti e le addette alle pulizie all’interno dell’area commerciale Porte dello Ionio, che da alcune settimane hanno ingaggiato un vero e proprio braccio di ferro con l’azienda appaltatrice del servizio, ovvero la Papalini Spa.
L’azienda subentra all’interno dell’area della grande distribuzione, dopo un appalto storico di un’altra società addetta alle pulizie, ma presenta come suo biglietto da visita ai sindacati una riduzione del monte ore destinato a questi lavoratori.
Parliamo di contratti a 18, 20 o 24 ore settimanali – dicono i responsabili di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UGL IA, che venerdì hanno effettuato insieme ai lavoratori un sit-in davanti agli ingressi dell’ipermercato tarantino – che a fronte della richiesta dell’azienda, lascerebbero i lavoratori con gli spiccioli di uno stipendio già esiguo.
In una busta paga di 500 o 600 euro lorde rischia, infatti, di essere davvero gravoso l’effetto di un ulteriore riduzione.
Così mentre il mondo riapre e la grande distruzione si appresta a compiere il passo successivo di apertura nel week end, e proprio mentre le misure anti-covid impongono misure più stringenti di igienizzazione degli ambienti, la Papalini andrebbe verso una decisione in netta controtendenza.
Una decisione così irricevibile, anche a fronte di ore supplementari richieste ai lavoratori, e che spinge le organizzazioni sindacali verso la soluzione dell’astensione dal lavoro.
Abbiamo chiesto anche alla stazione appaltante di farsi garante delle condizioni di lavoro di questi operatori che a loro volta sono pre-requisito indispensabile di sicurezza per tutti i clienti del centro di grande distribuzione – dicono ancora i rappresentanti sindacali – per questo avremmo gradito ricevere una risposta dopo la nostra richiesta di incontro a tre: lavoratori, azienda appaltatrice e società Porte dello Ionio. Risposta mai arrivata.
Sarà sciopero generale, dunque, per tutti i turni di lavoro il prossimo sabato 22 maggio, a partire dal mattino fino alla chiusura dell’ipermercato.