Emergono ulteriori dati preoccupanti dai tre quartieri più vicini all’area industriale di Taranto.
Nell’ultimo comunicato di due giorni fa (https://www.peacelink.it/ecologia/a/48461.html) avevamo evidenziato per i tre quartieri di Taranto più vicini all’area industriale un eccesso di mortalità nel 2019 (ben 181 morti in più dell’atteso, calcolato su base regionale).
Ora possiamo fornire ulteriori preoccupanti dati di mortalità per quei quartieri (Tamburi, Paolo VI, Borgo).
Oggi siamo in grado di comunicare gli eccessi di mortalità calcolati dal 2011 al 2019. I dati di riferimento sono sempre quelli dell’anagrafe comunale.
Quali sono i nuovi dati che possiamo offrire oggi alla stampa?
Eccoli:
dal 2011 al 2019 in totale si registrano nei tre quartieri considerati ben 1075 morti in eccesso di cui 803 statisticamente significativi;
l’eccesso di mortalità medio annuo è di 119 morti di cui 89 statisticamente significativi.
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Il Sindaco di Taranto ha inviato al Consiglio di Stato e al governo i dati di mortalità di Taranto basati sull’anagrafe comunale, dalla cui elaborazione abbiamo tratto questi dati aggregati e significativi, di facilissima comprensione.
I dati che il Sindaco di Taranto ha inviato riguardano gli ultimi 10 anni e sono disaggregati per quartieri e per sesso.
Offrono una panoramica preoccupante per i tre quartieri più vicini all’area industriale (Tamburi, Borgo e Paolo VI).
Tali quartieri presentano eccessi di mortalità se i dati vengono raffrontati con i dati comunali (essi arrivano fino al 31 dicembre 2020).
Tali quartieri presentano eccessi di mortalità ancora superiori se raffrontati con i dati di mortalità della Regione (tali dati arrivano fino al 31 dicembre 2019).
L’intervallo di confidenza considerato è del 90%.
Facendo un raffronto fra i dati di mortalità dei tre quartieri di Taranto più a rischio (Tamburi, Borgo e Paolo VI) e quelli della Regione Puglia emergono – come si è detto all’inizio – questi eccessi di mortalità:
dal 2011 al 2019 in totale si registrano nei tre quartieri considerati 1075 morti in eccesso di cui 803 statisticamente significativi;
l’eccesso di mortalità medio annuo è di 119 morti di cui 89 statisticamente significativi.
Questi dati dovrebbero imporre una riflessione, anche a fronte della sentenza di condanna della Corte Europea dei diritti dell’Uomo.
Di fronte a questi dati drammatici, se non si interviene per porre in sicurezza la popolazione, è legittimo chiedersi se non ci si trovi di fronte a una silente strage di Stato.