È Taranto l’unica città del Sud Italia in cui si esibirà Asaf Avidan che da ieri ha ufficializzato il suo ritorno sulle scene internazionali con Anagnorisis Tour.
Dopo Milano, Bologna e Roma, Taranto sarà l’unica tappa nel mezzogiorno d’Italia per l’artista che ha collezionato numerosi dischi d’oro e di platino in oltre 15 paesi, e che non si esibisce da ormai tre anni sui palchi italiani.
«Sono molto soddisfatto nell’annunciare questa data importante. Manca poco meno di un anno, perché il concerto è previsto per il 4 marzo del 2022, ma essere in un calendario internazionale così importante di un artista della portata di Asaf Avidan è un regalo che Taranto ha meritato sul campo. Ormai il lavoro avviato dall’amministrazione guidata dal sindaco Melucci è nella direzione dell’internazionalizzazione – spiega l’assessore alla Cultura Fabiano Marti. Abbiamo recuperato un’identità colta che ci ha resi protagonisti di una rinascita in corso. C’è un grande fermento sul piano degli eventi. Il Covid ha rallentato il processo ma non lo ha fermato. In previsione dell’estate e di un tempo migliore una volta superata la pandemia, saremo pronti a ripartire con un’offerta completa di spettacoli. Taranto sta tornando ad essere un riferimento anche per la musica recuperando la sua antica storia di capitale dei grandi concerti».
Di Asaf Avinad, Jon Pareles, il più importante critico musicale firma del New York Times, ha scritto che “è un artista che scrive come Leonard Cohen, canta come Robert Plant e ha il carisma di un performer di cabaret”. Con questo curriculum artistico di notevole spessore e con un album che è frutto di un lavoro intimistico profondo, Asaf Avidan sarà a Taranto al Teatro comunale Fusco il 4 marzo del 2022 e segnerà una data storica per il palco del teatro tarantino.
A Taranto porterà, dunque, l’Anagnorisis Tour. Il titolo del nuovo lavoro si rifà ad una parola coniata da Aristotele per definire quel particolare ed improvviso momento in cui si rivela il proprio carattere, la propria identità, trascendendo dall’ignoranza alla conoscenza. Ogni brano del nuovo disco sembra riecheggiare con radici profonde che scavano verso l’interno con strutture curate e precise, arricchite da correnti musicali che spaziano dall’hip-hop anni ’90 al pop più attuale, fino alla musica gospel.