Il 1° Maggio sarà consentita l’apertura delle attività commerciali: la Regione Puglia in linea con le altre regioni italiane, non ha disposto la chiusura delle attività. Una decisione molto apprezzata dagli operatori del commercio che vivranno questa giornata con un sentimento di speranza.
Dunque sabato 1 maggio negozi aperti in tutta la provincia di Taranto, naturalmente si tratta di una facoltà e non di un obbligo. Per quanto concerne domenica 2 maggio, la prima del mese, come da consuetudine molti negozi sceglieranno di restare aperti.
La festa del 1° Maggio assume quest’anno un significato anche simbolico per le attività del commercio costrette dalla pandemia ad una nuova lunga chiusura di sei settimane. Celebrare il lavoro nei luoghi di lavoro, auspicando che la campagna vaccinale possa condurre finalmente a quella immunità di gregge che il Paese si attende per far ripartire l’economia mettendo al centro la salute, il lavoro, la tenuta sociale.
“E’ un primo maggio di ripartenza, ma anche di speranza grazie anche ai vaccini che gradualmente ci riporteranno alla normalità – ha detto Leonardo Giangrande, presidente provinciale di Confcommercio Taranto – E’ un primo maggio in cui dobbiamo far sentire il nostro grazie a chi è sempre stato in prima linea: ai nostri medici e a tutto il personale sanitario, alle forze dell’ordine, al personale delle attività commerciali essenziali, e dei mezzi di trasporto, a tutta quella fasci di lavoratori che con dedizione e sacrificio personale hanno consentito che la nostra vita nella pandemia, malgrado tutto, proseguisse. Guardiamo ai giorni che ci attendono con fiducia, pur nella consapevolezza che non sarà facile e che la ripartenza richiede un cambio di passo che coniughi l’innovazione, la transizione ecologica, la formazione per l’acquisizione di nuove competenze, il recupero dei ritardi strutturali del nostro territorio. Il futuro, più che mai, è rappresentato dai nostri giovani che oggi, purtroppo, in tanti vanno via per lo studio prima e per il lavoro poi. Dobbiamo ricreare le condizioni del ‘buon’ lavoro di qualità, se vorremo continuare ad immaginare un futuro per il nostro territorio”.
“Difendere le aziende per garantire il capitale umano attraverso misure che garantiscano la continuità lavorativa in vista del prossimo sblocco dei licenziamenti che, unito alle difficoltà delle imprese, rischia di produrre perdite significative in termini di occupazione – dice invece Tullio Mancino, direttore di Confcommercio Taranto – La Puglia si doti di strumenti di sostegno al lavoro seguendo esempi positivi come quello della Regione Marche, che ha deciso di concedere contributi a fondo perduto alle aziende che hanno beneficiato della cassa integrazione causa Covid-19 per i propri dipendenti ed hanno poi deciso di reintrodurli in azienda per almeno tre mesi anche non continuativi concedendo loro contributi fino a 7.500,00 € a lavoratore per un massimo di 50.000,00 € a fondo perduto”.
Il vice presidente Confcommercio Taranto Matilde Contento, dice: “Creare un ambiente lavorativo inclusivo favorendo la parità di genere, per creare imprese più competitive in grado di affrontare la ripresa. La pandemia ha amplificato il gap esistente, vanificando i progressi fatti negli ultimi anni sia in termini di occupazione (94% di occupati uomini contro il 63% di donne nella fascia d’età 25-54 anni) che in relazione alla disparità salariale (lo stipendio di una lavoratrice vale meno del 15% rispetto a quello di un lavoratore). Ecco perché dobbiamo continuare ad incentivare l’imprenditoria femminile e combattere le discriminazioni, raccogliendo la sfida che l’Europa ci oggi offre grazie al Recovery Plan che ne ha fatto uno degli obiettivi strategici di crescita per il nostro Paese”.
Marcello Perri, Consigliere delegato alla Sicurezza Confcommercio Provincia di Taranto: “Difendere il lavoro significa combattere la criminalità e l’usura, che in momenti come questi rischiano di rappresentare una ulteriore minaccia alla salute delle nostre aziende. Oltre il 40% delle aziende sono ad immediato e grave rischio usura, con un incremento di 14 punti rispetto ai dati del 2019 a causa della crisi e della mancanza di liquidità. Ed è per questo che continuiamo a chiedere senza sosta agli imprenditori vittime di questa piaga sociale di denunciare e alle forze dell’ordine, di tenere alta l’attenzione presidiando il territorio e aumentando i controlli”.
Giuseppe Spadafino, Vice Presidente Vicario Confcommercio provincia di Taranto: “Finalmente i lavoratori del commercio di Taranto e provincia, potranno celebrare la festa del lavoro nei negozi, che più di altre attività economiche hanno sofferto le conseguenze della pandemia. Un segnale forte di ritorno alla normalità nelle nostre città dove i negozi di vicinato svolgono una funzione economica, sociale e culturale. Presidi di lavoro ed occupazione: ogni saracinesca chiusa significa tre posti di lavoro in meno, ed ogni nuova vetrina che si accende nuove opportunità per i nostri giovani. Far ripartire i negozi significa tutelare il presente ed il futuro di una economia che valorizza l’ecosistema urbano”.
Stanislao Vitiello, Presidente delegazione territoriale Confcommercio Talsano: “Il 1° maggio ha sempre avuto un significato importante nel mono del lavoro, ma quest’anno ancor di più. Dante diceva: “Il lavoro non dismaglia l’onestade”, ed così. Il lavoro è dignità, civiltà e libertà. Quest’anno il 1° maggio rappresenta l’essenza dei diritti dell’uomo che a causa di un’infausta pandemia è stata brutalmente massacrata. Riprendiamoci i nostri diritti, manifestiamo la nostra gioia alla vita ed al lavoro”.