Nuovo momento di confronto coordinato nei giorni scorsi dall’Università del Salento con i sindaci dei comuni capoluogo e i presidenti delle province di Taranto, Lecce e Brindisi, al fine di varare la struttura operativa ed il cronoprogramma, che includerà la partecipazione di istruzioni, associazioni e cittadini, per la realizzazione del primo masterplan della Terra d’Otranto, una vera e propria area vasta interprovinciale nella quale mettere a sistema esperienze, progetti, investimenti, promozione, capace di massimizzare le iniziative della stessa Regione Puglia per le nostre comunità, rappresentando per il futuro un modello di buone pratiche da replicare in altri territori.
Questa pianificazione è destinata ad essere coerente e a completare gli altri strumenti di cui si è dotata in questi ultimi tre anni l’amministrazione comunale e che rendono finalmente Taranto una città con una visione ben strutturata, nella direzione richiesta dai cittadini verso un modello di sviluppo culturale ed economico alternativo e sostenibile. Come noto, in questo solco operano il piano comunale di transizione Ecosistema Taranto, con al suo interno il percorso del nuovo piano urbanistico generale, come il piano strategico regionale Taranto Futuro Prossimo ed anche il contributo fornito di recente dal think tank The European House – Ambrosetti, sulle relazioni dell’area ionica con la Basilicata.
«È probabilmente l’ultimo tassello di una strategia di pianificazione che era sempre mancata al capoluogo ionico – ha commentato il sindaco Rinaldo Melucci a margine dell’appuntamento sulla Terra d’Otranto -. Taranto non è più un luogo commissariato, nel quale si realizzano gli interessi di soggetti non residenti. Stiamo definendo, nel rispetto delle rispettive peculiarità e aspirazioni, i rapporti economici, infrastrutturali e di altra natura con i territori limitrofi, ne gioverà la nostra capacità di attrarre flussi e investimenti dai superiori livelli istituzionali e dal mercato. Persino nell’ambito del Recovery Plan c’è spazio per obiettivi comuni con Brindisi e Lecce e bisogna fare in fretta».