Ci sono pagine che nessun uomo vorrebbe mai scrivere. Questa è sicuramente, per me, una di quelle pagine.
Solo poche ore fa, ho rassegnato le mie dimissioni nelle mani del Presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana.
Lascio questa Presidenza con profondo rammarico ma anche con senso di responsabilità e quel sincero spirito di servizio che ha sempre contraddistinto il mio operato.
Torno alla cura delle mie aziende, alla mia prima identità, che è sempre stata quella di imprenditore prima ancora che di Presidente.
Lascio la guida di un’associazione straordinaria, che conta una platea di circa 400 aziende: innovative, di tradizione, tante di prima generazione: eclettiche, dialoganti, protese sui mercati. Oggi, purtroppo, molte di queste sono fortemente provate, talvolta svuotate delle loro stesse energie, disilluse da sostegni che tardano ad arrivare, da mercati fermi, da accessi al credito farraginosi e sfiancanti, da crediti non corrisposti.
A loro, a queste aziende, vanno i miei auspici di una tempestiva ripresa, ma soprattutto il mio più sentito Grazie, perché mi hanno consentito di vivere pienamente questo mio mandato.
Ringrazio la città e i suoi attori territoriali, con i quali mi sono proficuamente confrontato; grazie al prezioso e instancabile staff di via Dario Lupo; e poi, ancora, ringrazio gli organi di informazione che mi hanno seguito, supportato, ascoltato, talvolta amplificando la mia e la voce di Confindustria Taranto.
Una voce, quella dell’associazione, che continuerà a farsi sentire ed a portare avanti le istanze di sempre, tracciare le linee di altre storie aziendali e comunicare quegli obiettivi che, sono certo, il nostro sistema imprenditoriale con rinnovate energie saprà come sempre traguardare.