«L’episodio che ha coinvolto due nostri agenti è di una gravità inaudita, è un affronto all’intera città oltre che al corpo della Polizia Locale. Uno dei nostri ragazzi è finito in ospedale per le contusioni rimediate, tutti insieme reagiremo per ricordare a chi sottovaluta che siamo un presidio di legalità e sicurezza per l’intera città».
Il comandante del corpo di Polizia Locale di Taranto, Michele Matichecchia, ha commentato così l’aggressione subita da una pattuglia durante un controllo di routine, nella serata di sabato 30 gennaio. I responsabili, fermati a bordo di un motociclo, sono stati denunciati e sono ora agli arresti domiciliari.
«Non arretreremo di un millimetro – ha continuato il comandante – rispetto al lavoro che stiamo svolgendo. Agli agenti coinvolti, ma anche a tutti gli altri ogni giorno in servizio, ricordiamo che avranno sempre il sostegno nostro e dell’amministrazione comunale».
Informato dell’accaduto il sindaco ha voluto accertarsi delle condizioni degli agenti e sarà sua premura incontrarli nei prossimi giorni.
Un episodio che non incide in alcun modo sull’ottima performance del corpo che, nelle prime settimane del 2021 e grazie anche agli innesti di operatori a tempo determinato, è una presenza costante nelle strade.
«Era un obiettivo dell’amministrazione Melucci – ha spiegato l’assessore alla Polizia Locale Gianni Cataldino –, puntare sul potenziamento e la riorganizzazione del corpo. Abbiamo fatto il primo passo, ma la percezione dei cittadini è già netta: senza considerare queste vicende incresciose, la maggior parte di loro è dalla nostra parte».
La conferma del buon lavoro arriva dal numero di sanzioni effettuate in meno di un mese: ben 600, tra Codice della Strada e normativa anti-covid.
«Ne faremmo volentieri a meno – ha aggiunto Cataldino –, ma servono a far comprendere che la tolleranza, adottata al fine di stimolare comportamenti corretti, ha un punto di limite. Grazie a tutti gli operatori, quindi, impegnati in tutti i settori di competenza per garantire la sicurezza dei cittadini».