Cala il sipario sul Natale a Taranto ed è tempo di bilanci. «Due le priorità per l’Amministrazione comunale – afferma il sindaco Rinaldo Melucci – le fasce più deboli e l’accelerazione sulla cultura. Rispetto alle poste messe in Bilancio per i classici investimenti in attività ludiche e illuminazione, per quest’anno così complesso, abbiamo deciso di stravolgere i programmi e destinare 100mila euro alla soddisfazione dei beni primari delle fasce più bisognose. Abbiamo eliminato il superfluo. Abbiamo gestito la macchina amministrativa con l’amore del buon padre di famiglia».
Feste in tenore più sobrio, ma probabilmente ancora più coinvolgenti. Basti pensare all’iniziativa che in Città Vecchia ha richiamato alla cooperazione gli ultimi artigiani che con il supporto della comunità hanno trasformato uno strumento della tradizione – le nasse dei pescatori – in un elemento di arredo che richiamasse al Natale. «Un’operazione riuscita – commenta il sindaco Melucci – grazie all’azione di collante fatta tra Amministrazione e istituzioni religiose che operano nella Città Vecchia».
Se da un lato sono venuti meno gli appuntamenti canonici fondati sulla convivialità, il Teatro comunale Fusco si è fatto motore attivo e a tratti davvero esplosivo di iniziative in streaming.
Superate le 300mila visualizzazioni per i 9 appuntamenti organizzati dal Teatro Fusco nelle ultime tre settimane e divulgati sulla sua pagina Facebook, su quella di Ecosistema Taranto e dei vari partner intervenuti.
«Numeri che sarebbe impossibile replicare all’interno di un qualunque Teatro – commenta soddisfatto l’assessore alla Cultura Fabiano Marti. Il segnale reale, tangibile, nonostante la chiusura causata dalla Pandemia, è che l’amministrazione comunale non si è fatta trovare impreparata e, anzi, ha programmato un’offerta culturale che ha travalicato i confini locali e abbiamo creato una rete che ha iniziato a lavorare all’unisono».
Si è cominciato con Sipario, si legge il fortunato appuntamento con la letteratura. «Un progetto che è nato in questo momento in cui è impossibile proporre presentazioni di libri in presenza, ma che ha un valore ancor più importante poiché per la prima volta le librerie di Taranto hanno sottoscritto un patto di cooperazione con l’amministrazione comunale. E insieme abbiamo progetti a lunga scadenza». Grandi nomi della letteratura sono stati ospiti, virtualmente, sul palco del teatro Fusco in una scenografia suggestiva in cui i vuoti erano riempiti dalle sagome degli scrittori che quasi presidiavano fisicamente un luogo della cultura come il Teatro. E per i più piccini, nell’area Kids della biblioteca Acclavio, appuntamenti con illustratori che hanno trovato il loro clou nello spettacolo interattivo organizzato nel giorno della Befana.
L’Amministrazione comunale non ha voluto privare la comunità neanche dei concerti delle grandi occasioni. «Non era pensabile che la nostra città rinunciasse all’appuntamento con il Concerto di Natale e con quello di Capodanno, ma neanche con il Concerto dei Fiati dell’Orchestra di santa Cecilia – racconta l’assessore Marti – e, in quest’anno di distanziamenti e distanze – abbiamo portato la musica nelle case dei tarantini». E non solo la musica dei concerti, ma anche l’ormai abituale filodiffusione con una playlist dedicata alle Feste che quest’anno si è arricchita anche dei contributi dei musicisti tarantini richiamati a portare la loro proposta artistica proprio da un appello lanciato tramite i social network dall’assessore Fabiano Marti.Una grande risposta è stata registrata anche con il concerto degli Avion Travel. «In un’atmosfera quasi commuovente con gli Avion travel posizionati sul palco con alle spalle la platea vuota, la musica ha viaggiato attraverso il web e ha raggiunto più di 51mila utenti. La platea vuota ma illuminata per la serata è stata messa in secondo piano dalla magia e dalla potenza della musica. È vero, il Covid ci ha costretto a chiudere i Teatri e i luoghi di aggregazione; è vero, il web e la televisione hanno consentito, nonostante tutto, di rimanere in collegamento con il mondo esterno, ma la speranza è di poter vedere le platee dei nostri teatri nuovamente piene di pubblico».