Il segretario provinciale di Casartigiani Stefano Castronuovo considera «ingiusta ed ingiustificata» l’ordinanza emessa dal sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro con la quale si penalizza ancora una volta il settore del commercio tramite sistemi automatizzati. Il primo cittadino ha infatti firmato un atto “in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, con il quale ordina che, fino al 15 gennaio 2021 tutti i distributori automatici di alimenti e bevande presenti sul territorio comunale di Manduria debbano chiusi dalle ore 18:00 fino alle ore 05:00 del giorno seguente, fatta eccezione per i distributori automatici presenti presso le farmacie e parafarmacie e per quegli H24 presenti in uffici, caserme e strutture sanitarie. «Non riteniamo giuste le misure di restrizione messe in atto dall’amministrazione comunale di Manduria, considerarti anche gli assembramenti incontrollati che si vengono a creare a tutt’oggi in altri luoghi pubblici e all’interno del sistema di trasporto pubblico locale. – fa presente Castronuovo – Il settore (Ateco 47.99.20), già penalizzato durante il lockdown a marzo, è quello più colpito dalle Ordinanze Sindacali, che ne limitano l’attività, pur rientrando tra le categorie ritenute essenziali per la tipologia di prodotti venduti (beni di prima necessità e prodotti di igiene). Tant’è che nell’ultimo Dpcm varato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ci sono limitazioni cosi rigide per questo settore».L’associazione, in una nota inviata al sindaco Pecoraro ha più volte ribadito le scelte sbagliate messe in atto in quanto assunte senza alcuna consapevolezza delle caratteristiche della vendita automatizzata. «Vogliamo far notare che all’interno dei cosiddetti H24 il rischio di contagio è molto basso in quanto la vendita dei prodotti avviene tramite automazione e a differenza delle attività di commercio alimenti ordinaria, non è prevista la presenza di personale dipendente. La promiscuità del contatto da superficie e la presenza della clientela è limitata al sono momento temporale della compravendita. Siamo ben consapevoli che questa ordinanza deriva dalla cattiva abitudine, di utilizzare gli shop h24 come luoghi di ritrovo – aggiunge – ma le pesanti restrizioni apportano un significativo danno economico e perdite di fatturato per le aziende. Ricordiamo infatti che queste attività risultano svantaggiate rispetto ad altre, anche perché non sono beneficiarie di nessuna delle misure di ristoro messe in atto da Governo e Regione. Si tratta di una grave discriminazione che merita di essere risolta quanto prima». Casartigiani chiede pertanto un confronto immediato con il sindaco Pecoraro. Oltre alla richiesta di misure apposite a tutela della categoria, da parte di Governo e Regione, all’amministrazione comunale di Manduria «chiediamo di ristabilire gli orari di apertura di tali attività come stabilito dal D.P.C.M. 3/12, fino alle ore 21:00. Si mostri più attenzione e sensibilità verso questa categoria. È chiaro che il consumo dei prodotti non può essere effettuato per strada ma – conclude il segretario provinciale – il controllo è di competenza delle autorità competenti cosi come avviene per altri tipi di attività».