GROTTAGLIE (TA) – Nei giorni scorsi sono partiti i lavori di Rigenerazione Urbana nel Centro Storico di Grottaglie. Comincia così a prendere forma un percorso avviato dall’amministrazione comunale nel 2017 e certificato dal voto unanime del Consiglio Comunale con l’approvazione del Documento Programmatico della Rigenerazione Urbana (DPRU). Un atto di straordinaria importanza che ha l’ambizioso obiettivo di completare il risanamento del Centro Antico e rilanciarne le grandi potenzialità dal punto di vista storico, culturale, sociale ed economico.
Eppure l’avvio di questi importanti lavori sono stati presentati dal Sindaco D’ALO’ non come un rilevante momento di crescita della comunità (non fosse altro per la convinta adesione di tutto il Consiglio Comunale) bensì come una personale “conquista” del primo cittadino che è riuscito a “sconfiggere” i cattivi amministratori che lo hanno preceduto, i quali si dedicavano a “seppellire le chianche con strati e strati di catrame.”. E lo ha fatto, non nelle sedi istituzionali, ma come al solito sui social scatenando i propri fans, colpevolizzando chi nel passato è stato costretto in alcune vie a sostituire con l’asfalto le vecchie chianche a causa di note limitazioni economiche.
In effetti fino agli anni settanta, a causa di ristrettezze finanziarie, era una prassi consolidata la sostituzione delle vecchie basole con il bitume in alcune strade che, a seguito di lavori, presentavano pericolose buche e sconnessioni.
E’ bene ricordare che, fino a qualche decennio fa, gran parte del centro storico era privo di servizi primari: le fogne nere erano ricavate da cunicoli scavati nel tufo, fonte di degrado e di pericolo igienico-sanitario per i residenti, la fogna bianca nemmeno a parlarne e una quasi inesistente rete idrica. Per questo bisogna riconoscere quanta attenzione è stata dedicata nel passato al recupero e al miglioramento della vivibilità del centro storico.
Negli ultimi decenni, a partire dall’amministrazione VINCI e proseguite con quelle di BAGNARDI ed ALABRESE, sono state numerose le iniziative tese a valorizzare e risanare il centro storico a cominciare, dallo studio e redazione del Piano Cervellati. Straordinaria è stata l’opera di recupero di immobili storici restituiti alla comunità e diventati contenitori culturali: il Castello Episcopio, Palazzo De Felice, la Torrente del Vento, l’ex Hotel Garden trasformato in Ufficio Tecnico Comunale, l’Ufficio del Giudice di Pace, l’ex Tribunale trasformato in Liceo, l’ex Farmacia Polignano trasformata in Caffè Letterario. Altrettanto significative sono state una serie di lavori avviati dall’amministrazione BAGNARDI, nonostante le note imposizioni contenute nel famigerato “patto di stabilità” che non consentivano di superare stringenti limiti di spesa. Particolare importanza hanno avuto i lavori di risanamento della rete fognante, bianca e nera. In questo contesto, nel 2010, l’Amministrazione Comunale candidò nel Piano Strategico dell’Area Vasta Tarantina un progetto, redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale dell’importo di oltre 2.500.000,00 euro che prevedeva, in gran parte del centro storico, il rifacimento dei tronchi della fogna nera, della fogna bianca con il ripristino delle chianche. Purtroppo la Regione Puglia operò uno stralcio al Piano spostando quel finanziamento su altre opere pubbliche (antico Convento Cappuccini, opere idrauliche per mitigare il dissesto idrogeologico nell’area aeroportuale, ecc.). Ma in alternativa l’Amministrazione Comunale chiese ed ottenne dall’Acquedotto Pugliese un sostanzioso intervento di quasi due milioni di euro per il risanamento dei tronchi fognanti di alcune vie del centro storico partendo da Via Paritaro. Successivamente furono realizzati da Telecom i lavori di sistemazione della rete della Banda Ultra Larga che ha consentito di migliorare l’erogazione di servizi on-line per cittadini ed imprese anche nel centro storico.
Insomma, se è comprensibile la soddisfazione per i lavori avviati con la Rigenerazione Urbana nel Centro Storico, bisogna riconoscere che ciò avviene nella logica della “continuità amministrativa” con le precedenti amministrazioni le quali hanno conseguito importanti risultati avendo sempre a cuore l’esclusivo interesse della comunità amministrata.