“La Giunta regionale ha stabilito la possibilità di effettuare tamponi diagnostici per il Covid-19 in alcuni laboratori privati accreditati. Una decisione utile per aumentare la tracciabilità dei contagi e poter intervenire con azioni mirate di contenimento. In quest’ottica, quindi, non possiamo che apprendere la notizia con favore, ma… c’è un “ma”: per la città di Andria, per esempio, non è stato inserito alcun laboratorio accreditato della rete Covid Lifebrain di Lecce. Ci sembra un’omissione incomprensibile, se è vero come è vero che Andria è una città particolarmente colpita dal virus e nella quale si registrano parecchi casi. Perché negare la possibilità agli andriesi di sottoporsi privatamente al tampone? Peraltro, non è secondario il costo massimo fissato sempre dalla Giunta: 80 euro. Una cifra troppo alta in un momento di crisi economica come quello attuale, aggravato proprio dalle conseguenze della pandemia. Ho ritenuto, quindi, di depositare un’interrogazione diretta ad Emiliano e al neo assessore Lopalco per chiedere di individuare dei laboratori ad Andria che possano erogare il servizio a pagamento ed anche per richiedere una rimodulazione del costo del tampone affinché la diagnosi per gli asintomatici non diventi un lusso per pochi”.