Per la seconda volta in pochi mesi ArcelorMittal Italia non paga il canone di fitto a Ilva in amministrazione straordinaria; la prima volta è accaduto a maggio, ora la storia si ripete con la rata di agosto. Tra l’altro, va detto, con l’accordo di marzo il canone è stato dimezzato, ma nonostante questo siamo alle solite.
Come sempre, di fronte al mancato pagamento, non si registra nessuna reazione del Governo quando, è noto, è in corso una trattativa con Arcelor Mittal per quel che riguarda la partecipazione dello Stato nel gruppo siderurgico.
Altrettanto noto che le aziende dell’appalto attendono il pagamento di fatture ormai scadute e di conseguenza sono in affanno poiché non riescono a versare gli stipendi ai dipendenti, così come tutti conoscono la situazione in cui versano molti lavoratori diretti che sono in cassa integrazione e non percepiscono più di 800/900 euro al mese.
E’ forse necessario organizzare una colletta per supportare il gruppo franco- indiano nella gestione dell’acciaieria?
Ironia a parte, ci ritroviamo sistematicamente a parlare dell’inadeguato atteggiamento assunto da Arcelor Mittal che oggi mostra di voler riconsiderare tutto, dal canone di fitto alla stessa permanenza sul territorio. Per noi la strada è segnata: Arcelor Mittal va immediatamente allontanata e sull’Ilva bisogna voltare pagina.
Franco Rizzo Coordinatore provinciale Usb Taranto