Due gravissimi episodi di vandalismo si sono registrati nella giornata di sabato, 25 luglio, ai danni di due autobus di Kyma mobilità, l’azienda del trasporto pubblico urbano.
Pietre scagliate contro due autobus che hanno portato al ferimento di un autista nel primo caso e ad un grosso spavento, senza ferimenti, nel secondo.
Nella tarda serata di sabato 25 luglio, infatti, sono state tirate alcune pietre contro i vetri dei due mezzi pubblici in servizio: a Paolo VI contro il bus della linea 17, che transitava in una zona periferica del quartiere – via Nenni – una pietra è stata lanciata provocando la rottura del vetro e raggiungendo il conducente alla testa. L’autista in servizio ha prontamente allertato le forze dell’ordine e chiamato il 118 che è intervenuto per soccorrere l’autista e trasportarlo al pronto soccorso di Martina Franca per le cure del caso.
A Statte analoga scena con un epilogo più fortunato: cristalli del vetro posteriore del bus andati in frantumi, senza ferimenti. L’autobus preso di mira era quello della linea 4 che si trovava, al momento della sassaiola, in transito in via Teatro dell’opera. Non è la prima volta che bus del servizio pubblico, diventino oggetti del divertimento balordo di incivili.
Due atti vandalici che avranno delle conseguenze: il Comune infatti – come rende noto l’assessore delle società partecipate, Paolo Castronovi – presenterà in mattinata esposto in Procura «esprimo, a nome mio e di tutta l’Amministrazione guidata dal Sindaco Rinaldo Melucci, la piena solidarietà agli autisti degli autobus di Kyma Mobilità – Amat oggetto di reiterati atti di vandalismo, e all’azienda rinnovo il sostegno nella sua azione quotidiana per fornire a tutti i cittadini un efficiente servizio di trasporto pubblico (…) Queste azioni delinquenziali – aggiunge l’assessore Castronovi – possono facilmente sfociare in tragedia rovinando irrimediabile la vita delle vittime, ma anche degli aggressori. Non saranno pochi delinquenti incivili a fermarci e lunedì mattina (oggi, 27 luglio ndr) sarò in procura per denunciare l’accaduto», conclude l’Assessore.