La situazione economica e sociale di Taranto dopo l’estate rischia il collasso, Confartigianato chiede alla politica che ci rappresenta e ci amministra un forte senso di responsabilità civile. Le note grandi crisi aperte sul territorio, in primis quella del siderurgico ma anche quella del commercio e della piccola impresa in grande affanno, disegnano un quadro produttivo e di mercato difficilissimo, con l’economia del nostro territorio che probabilmente, proprio subito dopo l’estate, presenterà un conto salatissimo proprio nei settori principali, con rischi di gravi flessioni produttive e di un netto calo dei posti di lavoro.
E’ questo l’allarmante scenario che preoccupa Confartigianato Taranto, che si rivolge al mondo politico e istituzionale ionico.
E’ il momento della massima responsabilità della politica verso queste situazioni e verso la ricaduta sociale che tutto questo avrà: Confartigianato ce la metterà tutta per collaborare con tutti coloro che hanno realmente a cuore le sorti del territorio.
Al lordo di tutto quanto stia, speriamo concretamente, avvenendo in tema di progettazione e programmazione a lungo termine in questa provincia, sta di fatto che sono le piccole imprese, gli artigiani, i commercianti che stanno tirando il faticoso carro dell’economia e del sociale, giorno per giorno, con grande impegno, con la loro attività di imprenditori alle prese con la difficilissima realtà attuale che tutti conosciamo.
Confartigianato ritiene necessaria, come assoluta priorità in questo momento, una grande coesione di tutti gli attori, sia pubblici che privati, in modo che possano contribuire allo sviluppo del sistema locale, attraverso un dialogo aperto e responsabile fra tutti i soggetti in gioco e in particolare con le piccole e medie imprese della produzione perché non si può pensare di governare un territorio prescindendo da questa realtà. Per questo è indispensabile che l’Amministrazione comunale di Taranto si confronti e si consulti con i rappresentanti, per acquisire dei pareri e elaborare strategie di crescita complessiva per la città, ed in questo caso, ad esempio, ben venga la disponibilità manifestata dal nuovo assessore alle Attività produttive Fabrizio Manzulli ad agire in questa direzione, come ci auguriamo avvenga anche nei maggiori comuni della provincia.
Crediamo che le Amministrazioni comunali del territorio, in primis quella del capoluogo, possano svolgere un ruolo determinante per contribuire a sbloccare questa situazione di grave difficoltà economica e di prospettiva post covid (speriamo che sia davvero post), dando il giusto peso all’importanza strategica delle attività produttive del territorio, in modo che a fronte di un grande potenziale di attrarre risorse, a volte anche molto importanti, che comunque ci sono, si dia spazio, assieme alle associazioni di categoria del settore, ad opportunità di innovazione o di rinnovamento sulle quali ovviamente come Confartigianato Taranto ci rendiamo disponibili a collaborare.
Le amministrazioni locali devono infatti potenziare il confronto costruttivo con le maggiori associazioni imprenditoriali sulle strategie di sviluppo del territorio, ed è fondamentale un confronto costante per rilevare l’evoluzione delle necessità delle imprese e per monitorare l’impatto delle azioni dell’amministrazione pubblica verso le attività produttive, vista la diffusa presenza di imprese artigiane e commerciali. Così come è altrettanto indispensabile che le stesse maggiori associazioni rappresentative si parlino e confrontino tra loro per trovare una sintesi condivisa da proporre alla politica su tutte le tematiche più importanti, compreso tutti i DUC attivi nel territorio provinciale. Le nostre imprese necessitano ora più che mai di risposte, di attenzione, di misure per l’innovazione, per il rafforzamento dell’internazionalizzazione e per gli investimenti, per lo sviluppo di reti infrastrutturali e logistiche, telematiche ed energetiche, e per un sano accesso al credito, solo per citare alcuni dei temi sui quali il confronto con le istituzioni del territorio è fondamentale.
E’ infatti necessario, ognuno per la propria parte di responsabilità, rimboccarsi ancora di più le maniche, e lavorare senza soste per portare Taranto e la sua economia al più presto fuori da questa drammatica crisi anche sociale.