“Avevamo denunciato per tempo-dichiara l’Associazione Pannella- come l’hotspot di Taranto per legge non può ospitare migranti, essendo struttura adibita solo per la rapida identificazione, e quindi ancor meno per la quarantena, non essendovi ne il personale ne i servizi necessari per garantire accoglienza, tantomeno sanitaria. Purtroppo i nostri appelli rivolti tanto al Prefetto e al Questore, al momento gestore del centro, quanto al Sindaco della Città di Taranto su cui insiste l’hotspot, sono caduti nel vuoto. Non siamo stati facili profeti, ma consapevoli, a seguito delle numerose visite ispettive effettuate dall’associazione Pannella con parlamentari e consiglieri regionali presso l’hotspot, che quel centro per il riconoscimento non può trasformarsi in centro di accoglienza. Per questo avevamo chiesto alle autorità responsabili semplicemente di rispettare la legge che ne impedisce il trasferimento al suo interno di migranti già identificati altrove. Questo in difesa dei diritti dei migranti, del personale civile e militare che ci lavora, dei residenti, e della legge”.
Associazione Marco Pannella