E’ stata accolta con irritazione la richiesta formulata dal dott. Arturo Ferrucci, direttore delle risorse umane di Arcelor Mittal, di “prorogare di due o tre settimane” l’audizione dei vertici societari in IV Commissione (attività produttive) sull’argomento “crisi ex Ilva”
Delegato dall’amministratore delegato di AM, Luicia Morselli, il dott. Ferrucci ha sostenuto che non essendoci nulla ancora di definito nella trattativa in atto con il Governo sul futuro dello stabilimento siderurgico e risultando centrale la volontà dell’a.d. di partecipare in prima persona ai lavori della Commissione, un rinvio era la scelta più opportuna.
La richiesta ha suscitato la reazione del presidente della Camera di Commercio di Taranto, Luigi Sportelli che in un lungo intervento ha chiesto di acquisire agli atti della seduta i documenti predisposti dalla task force istituita sulla crisi del siderurgico dall’ente camerale jonico.
Sulla trattativa in corso ed a proposito delle voci che vogliono lo stato disponibile a comparticipare al capitale dell’ex Ilva, assumendosene la gestione, ha chiesto che la nuova azienda assuma la formula di società di benefit.
Più marcato il disappunto espresso dai rappresentanti delle istituzioni. Gianni Liviano da cui era partita la richiesta di audizione, ha definito irriguardoso verso la comunità jonica l’atteggiamento di AMittal; Renato Perrini ha rincarato la dose, tacciando la dirigenza di arroganza, mentre l’assessore allo sviluppo, Mino Borraccino, non nascondendo la “fatica a mantenere la pacatezza richiesta dal ruolo istituzionale”, ha denunciato l’inopportunità di rinviare l’audizione a seduta avviata.
“Poteva essere l’ennesima occasione per intavolare un ragionamento, ma seguendo lo stile Mittal vi siete sottratti al confronto ed è la quarta volta in cinque recenti occasioni”